Capita, durate le vacanze estive, di esagerare col cibo o con l'alcool. Le serate in compagnia invitano a mangiare e a bere un po' più del solito. La vita vacanziera, spesso sedentaria, non aiuta il nostro organismo a rimanere in forma; a farne le spese è in primis il fegato, che può produrre steatosi. Di cosa si tratta? la steatosi consiste in un eccessivo accumulo di grasso all'interno del fegato: è espressione di un iniziale sovraccarico dell'attività delle cellule epatiche, tipico di chi mangia troppo e male (alcolici, cibi grassi ed elaborati, poca frutta, verdura e fibre) o assume troppi farmaci che intossicano il fegato. All'ecografia, l'organo si presenta spesso di dimensioni aumentate e il suo tessuto appare più "brillante" rispetto alla norma, proprio a causa dei grassi in eccesso.
Gli idrolati ci vengono in soccorso
In caso di steatosi, come in altri disturbi del fegato, gli idrolati (acque contenenti i principi attivi "volatili" delle piante e delle medicinali) ottenuti a partire dai fiori delle piante fresche, sono i più efficaci rimedi riequilibranti. Queste acque "medicate", infatti, ripristinano il metabolismo epatico.In particolare con il fiore chiamato Elicriso si prepara un idrolato che elimina l'eccesso di grasso e, in più, regola il flusso biliare.
Usalo per 3 settimane assieme all'omeopatia
Chelidonium maius se l'alito è cattivo
È il rimedio omeopatico più indicato nei soggetti con ingrossamento del fegato. La sensazione tipica è quella di un dolore sordo che peggiora nel tardo pomeriggio, col movimento e con la palpazione locale, mentre migliora con il riposo e dopo l'ingestione di bevande calde. Si associa a stanchezza, sbadigli, lingua biancastra, alito cattivo e sensazione di amaro in bocca.
Le dosi: assumi 5 granuli alla 5 CH due volte al giorno per 3 settimane.
L'idrolato di elicriso purifica la bile
L'elicriso (Helicrysum italicum) agisce come protettivo del fegato e purificatore del sangue. L'idrolato prodotto a partire dai capolini della pianta, favorisce inoltre il flusso biliare e l'attività del pancreas, migliorando la digestione e la funzionalità intestinale.
Come fare: se ne pone un cucchiaio in un litro d'acqua naturale da assumere durante la giornata per 3 settimane. Si ripete la cura dopo una pausa di una settimana.
Come depurativo bene il crespino
Un ottimo rimedio drenante del fegato e della colecisti lo si ottiene ponendo a macerare la scorza delle radici fresche di crespino (Berberis vulgaris). Il macerato così ottenuto favorisce il flusso biliare ed è indicato per le situazioni di intossicazione del fegato. Il macerato di crespino si trova già pronto in erboristeria.
Come assumerlo
Prendi 10-15 gocce di macerato ogni 10 chili di peso e dividi in 2-3 assunzioni al giorno, a digiuno. Il rimedio va diluito in mezzo bicchiere d'acqua, a sorsi, da tenere qualche istante in bocca per favorire l'assimilazione. Si usa per 3 settimane.