Depurativa, antiossidante, tonico per i surreni, l’estratto della liana cinese chiamata schisandra accende le tue energie fisiche e mentali
Talvolta il fatto di doversi rituffare nella routine può risultare particolarmente faticose, nonostante il relax di cui si è goduto durante le ferie, ci si sente stanchi, deconcentrati e più scarichi di prima. Se si soffre di questi disturbi, i rimedi naturali adattogeni possono essere utili, perché aiutano l’organismo a rimettersi velocemente in sintonia con i nuovi ritmi. La schisandra, che è una pianta dalle proprietà adattogene, è particolarmente efficace per affrontare lo stress di questo periodo. Con il nome scientifico di Schisandra chinensis si indica una liana originaria dell´Asia orientale che può raggiungere gli 8 metri di lunghezza. Wu Wei Zi è il suo nome cinese, che significherebbe “cinque sapori”, con riferimento alle bacche, rosse, ovali, tenere e raggruppate a spiga, che coniugano in sé addirittura tutti e cinque i sapori fondamentali: il dolce, l’acido, il salato, l’amaro e il piccante.
Proprio da tali frutti si ottengono (dopo l’essiccazione al sole) gli estratti usati a scopo fitoterapico. I principi attivi fondamentali della schisandra e delle sue bacche sono alcuni composti fenolici detti lignani, tra cui, in particolare, la schisandrina. Queste sostanze, cui si attribuiscono soprattutto proprietà rinvigorenti, ma anche antiossidanti e detossificanti del fegato (come confermato da recentissimi studi pubblicati sulla rivista Nutrition Reasearch and Practice ), agirebbero sul sistema antiossidante endogeno del glutatione provocando una diminuzione del senso di fatica. La schisandra è dunque una delle erbe più adatte a combattere il surmenage psicofisico e, agendo sul sistema cortico-surrenale, è anche in grado di migliorare la memoria e la concentrazione.
Gli estratti dei frutti di schisandra sono in vendita in erboristeria e nei negozi di prodotti naturali in estratto secco (200 mg o 2 compresse al giorno), in gocce (15 al dì), in polvere (15- 20 g al giorno) o in bacche essiccate (circa 2 cucchiaini da tè al giorno). La cura dura un mese. La polvere e le bacche secche possono essere aggiunte a frullati, insalate, dolci, yogurt, cereali o altre bevande, purché non riscaldate (per non alterarne i valori nutrizionali).