Questo estratto calmante è utilizzato abitualmente da chi lavora con la voce, perché disinfetta il cavo orofaringeo e placa tosse e raucedine
Di solito è proprio a partire da ottobre che cominciano a presentarsi i primi segnali di malessere della gola e delle tonsille, peggiorati fra l’altro dal fatto che in questa stagione la vita si svolge ormai prevalentemente negli spazi chiusi, tra mezzi di trasporto sovraffollati, scuole, uffici, palestre: tutti luoghi che facilitano la diffusione di germi e agenti irritanti. Ad aggravare il disagio contribuisce anche l’aria cittadina carica di polveri inquinanti che indeboliscono le difese della gola, creando un terreno fertile allo sviluppo di laringiti e tracheiti. Per evitare guai peggiori, ai primi segnali di infiammazione come il continuo bisogno di raschiarsi la gola, l’abbassamento della voce, il fastidio a deglutire o la comparsa di una tossetta stizzosa, secca e “pungente”.
In questi casì oossiamo ricorrere all’erisimo, una pianta nota come “l’erba dei cantanti” per la sua capacità di risolvere rapidamente le infiammazioni della gola di qualunque natura. Ricco di glucosidi solforati, mucillagini, oli essenziali, iodio, ferro e polifenoli, l’erisimo è l’erba da scegliere in tutti i casi di faringite o laringo-tracheite, virale o infiammatoria, ma anche nelle irritazioni del cavo orale dovute al fumo di sigaretta: oltre a sfiammare rapidamente le mucose orali, l’estratto di erisimo è un buon mucolitico ed espettorante.
Versa in una tazza d’acqua bollente un cucchiaio di erisimo, spegni il fuoco, copri il recipiente e lascia in infusione 10 minuti. Poi filtra l’infuso, fallo intiepidire e usalo per fare i garbarismi. Ripeti più volte al giorno. In più, assumi mattina e sera l’erisimo in gocce: ne bastano 30 diluite in mezzo bicchiere d’acqua.