Con le corolle di questa pianta si preparano degli infusi che riparano i danni da freddo; in gocce la grindelia è ottima contro placche e faringiti...
Detta anche gum plant, o pianta della gomma, la grindelia è un piccolo cespuglio dai fiori giallo oro, che proviene dalle regioni paludose della California e del Messico e ha fiori e steli ricoperti da una sostanza vischiosa, molto ricca di principi attivi. Da sempre gli Indiani d’America l’hanno usata per curare le tossi e le malattie respiratorie, e anche i gesuiti ne apprezzarono le proprietà curative, diffondendo la fama di questa pianta come toccasana per i catarri, le infiammazioni e le congestioni delle vie aeree.
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È proprio la resina che copre i boccioli dei fiori la responsabile delle straordinarie proprietà della grindelia per l’apparato respiratorio. Ricca di saponine, resine e flavonoidi, questa secrezione gommosa ha effetti antinfiammatori, espettoranti e calmanti. In particolare, le saponine stimolano le secrezioni e rendono più fluido il catarro, facilitandone l’espulsione. Le resine, invece, aderiscono alla mucosa della gola formando un fi lm protettivo che dà sollievo alla tosse secca. I composti fenolici e i flavonoidi esercitano un’azione antinfiammatoria che in poco tempo spegne i rossori e i dolori acuti.
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La grindelia è davvero portentosa contro i disturbi di stagione che colpiscono in particolare le vie aeree. I suoi estratti attenuano gli spasmi dolorosi ai bronchi che accompagnano la tosse profonda e cavernosa e provocano uno sgradevole senso di oppressione al petto. Sono indicati anche nel trattamento della tosse secca: leniscono le mucose della gola, la disarrossano e hanno un effetto sedativo che dà un generale sollievo alle vie respiratorie perché calma l’impulso nervoso a tossire e attenua le irritazioni.
Puoi assumere questo potente balsamo naturale sotto forma di estratto fluido o di tintura alcolica (20-50 gocce tre volte al giorno). Anche i fiori secchi, da acquistare in erboristeria, si possono usare per preparare infusi e tisane espettoranti. La grindelia va però evitata da chi è affetto da disturbi cronici ai reni e da chi soffre di cuore.
Prova la grindelia insieme alla yerba mate per aumentarne gli effetti antispasmodici e curare la tosse secca, anche di origine nervosa. Prepara una tisana con un cucchiaino di fiori di grindelia e un cucchiaino di yerba mate in una tazza d’acqua bollente. Lascia in infusione per 10 minuti, poi filtra e bevila ben calda. Un’altra calda tisana per la tosse con catarro si può preparare con la grindelia (un cucchiaino di fiori) e la cimicifuga (un cucchiaino di radice tritata). Si lasciano in infusione le erbe per 15 minuti in una tazza d’acqua, si filtra e si beve, dolcificando con un cucchiaino di miele di eucalipto.