L’estratto di questo vegetale è largamente utilizzato in medicina ayurvedica; la gymnema è efficace perché elimina le scorie di una dieta ricca di zuccheri
Arbusto rampicante originario delle foreste tropicali dell’India e dello Sri Lanka, la gymnema è considerata uno dei rimedi più potenti per la salute del pancreas, e non a caso nella medicina ayurvedica vanta una tradizione d’impiego millenaria. Chiamata anche “pianta mangia zucchero”, la gymnema riduce i livelli di glucosio nel sangue, dimezza l’assimilazione degli zuccheri e tiene a bada l’iperglicemia, migliorando così la funzionalità del pancreas e riducendo il rischio di infiammazioni a carico di quest’organo. Il segreto delle sue proprietà insulino-stimolanti è racchiuso nelle foglie dal sapore acre e amaro, dalle quali si ricavano gli integratori in gocce o in polvere: sono infatti ricche di acidi gymnemici, di saponine, di fitosteroli e di pectine, di conduritolo A e di gurmarina, dalla nota azione ipoglicemizzante.
Quando il livello di glucosio nel sangue è troppo alto, il pancreas è sottoposto a uno stress eccessivo che può infiammarlo. La gymnema riduce l’assorbimento di glucosio nell’intestino e stimola la produzione di insulina (l’ormone che abbassa la glicemia e regola la metabolizzazione degli zuccheri) da parte delle cellule del pancreas, con un effetto profondamente rigenerante su quest’organo. La gymnema, inoltre, contribuisce a tenere sotto controllo i trigliceridi, i grassi “cattivi” che appesantiscono l’attività della ghiandola, evitando l’insorgenza di pancreatiti.
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La gymnema è dunque un toccasana per il pancreas: lo rende più efficiente e lo protegge da gravi malattie come il diabete e il cancro. Oggi si sa che quest’erba indiana non è solo un valido aiuto permtrattare il diabete, ma è addirittura in grado di prevenirne l’insorgenza perché sostiene il lavoro del pancreas e ne evita l’affaticamento. La sua azione ipoglicemizzante, ha un’efficacia pari a quella di alcuni farmaci di sintesi ma, a differenza di questi, non deteriora le funzioni pancreatiche, anzi le protegge. Inoltre, agisce senza dare assuefazione, per cui non è necessario aumentare il dosaggio per ottenere effetti benefici. Le dosi raccomandate di gymnema sono di 300-400 mg al giorno di estratto standardizzato, oppure 30 gocce di tintura madre 2-3 volte al giorno. Si può usare anche in tisana (un cucchiaino in una tazza d’acqua 2 volte al giorno).
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Per alleggerire l’attività del pancreas, associa la gymnema ad altre erbe ad azione ipoglicemizzante come ortica e mirtillo. Fatti preparare dall’erborista una miscela di gymnema (foglie), mirtillo nero (foglie), ortica (foglie) in parti uguali e con un cucchiaino di questo composto prepara una tisana da bere 2 volte al giorno.
Associala a carciofo e bardana per prevenire le infiammazioni della ghiandola pancreatica. Prepara un decotto di foglie di carciofo, minuti. Filtra il liquido e mischialo a un infuso di gymnema e bardana (mezzo cucchiaino di ognuna delle due piante in taglio tisana, in una tazza d’acqua bollente). Bevi il preparato 2 volte al giorno.