Grazie alla sua azione antivirale e antibatterica è un rimedio utile per i raffreddori estivi dovuti agli sbalzi di temperatura, lenisce la pelle arrossata e contrasta i colpi di calore
Il crisantemo (Chrysanthemum coronarium L.) è una pianta erbacea originaria del bacino del Mediterraneo molto nota e utilizzata in Oriente dove non solo rappresenta il fiore nazionale giapponese, ed è simbolo di pace, nobiltà e lunga vita, ma è anche ingrediente largamente utilizzato in cucina per la fragranza particolare e per le proprietà antiossidanti. Confucio lo chiama "gloria dell'autunno" in quanto è considerata una delle erbe più importanti tra i rimedi erboristici utilizzati nella medicina tradizionale giapponese. Nella medicina tradizionale cinese, il crisantemo è conosciuto come Ju Hua e viene utilizzato per la salute degli occhi; infatti corregge gli squilibri nel rene e la funzione del fegato che si traduce in visione offuscata, secchezza degli occhi, macchie davanti agli occhi, vertigini e lacrimazione eccessiva.
I principi attivi del crisantemo sono le piretrine e ad altri composti chimici contenuti nei fiori e nella parte aerea della pianta insieme a beta carotene, calcio, magnesio e ferro. Tra gli oli volatili contenuti, ci sono diversi aminoacidi, piccole quantità di B1, canfora, borneolo e adenina.
Il crisantemo vanta proprietà antifungine molto marcate, insieme all’azione antivirale e antibatterica. Ciò lo rende estremamente utile in caso di raffreddore e influenza, mal di gola, prurito agli occhi e infezioni. Il fiore è la parte più utilizzata per scopi medicinali, differenziando l’applicazione secondo colore e varietà: i crisantemi bianchi sono adatti per migliorare l’acuità visiva e placare le vertigini, i fiori gialli sono indicati per trattare febbre, mal di testa, mal di gola, raffreddore, influenza e brividi. Le varietà selvatiche, più efficaci, hanno capolini piccoli, mentre i tipi addomesticati hanno capolini più grandi. Il crisantemo si usa principalmente in infuso; per prepararlo mettere 1-2 cucchiaini di fiori secchi in una tazza di acqua bollente lasciando in infusione per almeno 20 minuti, quindi filtrare e dolcificare a piacere con miele grezzo. Lo stesso infuso può esser utilizzato ad uso esterno per lenire la pelle. In alternativa, esistono altre preparazioni erboristiche come tintura madre, crema, lozione ed estratto secco. I dosaggi dipendono dalla condizione da trattare e dal singolo caso.
LEGGI ANCHEFebbre d'estate: che fare?
Rivolgersi al proprio medico di fiducia prima dell’utilizzo. Il crisantemo può causare fotosensibilità , ipersensibilità e dermatite da contatto in alcuni casi, specie in presenza di allergia all’ambrosia.