La dulcamara è dotata di efficaci proprietà antinfiammatorie, è in grado di contrastastare le affezioni del sistema respiratorio, i dolori reumatici e le eruzioni cutanee
La Dulcamara, Solanum dulcamara, è un cespuglio rampicante appartenente alla famiglia delle Solanaceae. È diffusa nelle aree temperate di tutti i continenti e deve il suo nome alle proprietà sedative che la caratterizzano: Solanum significa, infatti, conforto; mentre Dulcamara deriva dal gusto, prima amaro e poi dolce dei suoi rametti, che possono essere masticati come avviene per la liquirizia. I fiori, caratterizzati da petali ripiegati all’indietro di colore violaceo sui quali spicca il giallo della corolla centrale, hanno un profumo sgradevole; mentre i frutti sono bacche rosse e tondeggianti. Nota alla tradizione per le proprietà medicamentose sulla pelle, oggi ne sono riconosciuti i benefici in caso di dolori reumatici, infiammazione delle vie aeree, sintomi da raffreddamento.
I principi benefici della Dulcamara sono concentrati principalmente nelle bacche; si tratta di alcaloidi tropanici, come la solasodina che ha un effetto simile al cortisone, oltre a fitosteroli, saponine, flavonoidi.
Il fitocomplesso della dulcamara si caratterizza per l’attività antinfiammatoria e anticolinergica che è alla base delle proprietà antivirali, antibatteriche, emolitiche, antiseborroiche e anestetiche locali. Inoltre la presenza di saponine la rendono un buon espettorante.
La Dulcamara è disponibile in diverse formulazioni: come rimedio erboristico si assume principalmente in infuso e decotto ad uso esterno, come rimedio omeopatico, sotto forma di granuli, gocce, compresse, capsule, unguenti e gel. Ecco quando e come utilizzarla:
Consultare il proprio medico prima dell’uso. La dulcamara è una pianta velenosa se assunta in dosi eccessive per la presenza di alcaloidi (solamarina e alcaloide solanina). Risulta invece sicura e priva di effetti collaterali rispettando le dosi consigliate. Tuttavia si deve evitare in caso d'ipersensibilità accertata verso uno o più componenti, in presenza di bradicardia, asma, glaucoma oltre che in gravidanza e durante l'allattamento.