Questa pianta aromatica non serve solo per cucinare: il suo infuso fa bene allo stomaco ma anche a cuore e bronchi. E avrebbe persino insospettabili qualità antitumorali
Un profumo che “fa subito estate”: è l’aroma del finocchietto selvatico, pianta originaria delle zone mediterranee che prospera lungo le nostre coste, riconoscibile per i suoi piccoli frutti oblunghi - comunemente chiamati “semi” - che sprigionano un’intensa fragranza di anice. Oltre che per insaporire carne e pesce, di cui facilita la digestione, il finocchietto selvatico ha anche virtù medicinali, di cui beneficiano lo stomaco, i bronchi, l’apparato cardiocircolatorio. Recenti ricerche oggi confermano che alcune sostanze contenute nel suo fitocomplesso avrebbero addirittura virtù anti cancro.
Già nel mondo latino si attribuivano al finocchietto importanti virtù medicinali: lo storico Plinio il Vecchio, per esempio, lo considerava una protezione contro il veleno dei serpenti e lo raccomandava, sotto forma di impacco e infuso, come rimedio per acuire la vista. Nel Medioevo, invece, era considerato un’erba magica e nei giorni vicini al solstizio d’estate veniva collocato sulla porta di casa per scacciare gli spiriti maligni.
Oggi è la moderna scienza medica che certifica le proprietà curative del finocchietto: in uno studio presentato a Berlino nel 2012, un team di ricerca sulla Medicina Integrata dell’Ospedale di Careggi a Firenze (diretto da Fabio Firenzuoli e Alfredo Vannacci), ha messo in luce le proprietà anticancerogene del finocchio selvatico, sottolineando che i benefici sarebbero dovuti alla presenza di polifenoli, tra i quali l’EGCG (epigallocatechina-gallato), una molecola antiossidante che favorisce l’apoptosi (l’auto-distruzione delle cellule malate) riducendo di conseguenza l’attività tumorale e metastatica.
L’azione curativa del finocchietto, però, non si ferma qui: i suoi frutti contengono un fitoestrogeno - l’anetolo - in grado di salvaguardare il canale digestivo (migliora le difese delle mucose dello stomaco e del colon proteggendole da infiammazioni e degenerazioni) favorendo la digestione. Inoltre rafforza il sistema cardiocircolatorio, aiuta il riequilibrio del colesterolo, svolge un’azione diuretica ed è antinfiammatorio. Ed essendo ricca di polifenoli e di oli essenziali, ha proprietà balsamiche che rendono la respirazione più libera.
Per godere appieno di tutte queste proprietà benefiche, assumi il finocchieto sotto forma di tisana. Metti a bollire 200 ml di acqua e dopo averla versata in una tazza, aggiungi un cucchiaino da caffè di semi di finocchietto selvatico. Copri la tazza e si fai risposare l'infuso per 3 minuti. Filtra e bevi l’infuso senza aggiunta di zucchero, preferibilmente dopo i pasti. È importante sorseggiare la bevanda quando non si è ancora raffreddata, perché il calore potenzia l’efficacia dei principi attivi presenti nella pianta.