Questi oli essenziali dall’aroma “deciso” curano le infiammazioni biliari e prevengono gli sbalzi glicemici del sangue favoriti da freddo e infezioni virali
Ottobre è una stagione faticosa per l’apparato gastroenterico, specialmente per fegato e intestino, ma ancor più per quel piccolo organo ausiliario che ha il compito di fornire la bile necessaria ad aggredire i cibi più “pesanti”. Quando poi un temperamento “infiammabile” deve fare i conti con l’impennata dello stress autunnale, “l’attacco di bile” è dietro l’angolo. La colica biliare comincia con un dolore acuto che si localizza al quadrante superiore destro e si irradia spesso fino alla scapola destra, accompagnato da nausea e vomito. La muscolatura addominale è contratta e il respiro si blocca dolorosamente in fase di inspirazione profonda. Senza prescindere da una visita medica, si può ricorrere a un rimedio aromaterapico capace di disinfiammare rapidamente la parte dolente e di esercitare una potente azione analgesica: la menta piperita.
Dosaggio e impiego dell’olio di menta
- In caso di colica biliare: versare 6 gocce di olio essenziale di menta piperita in 2 cucchiai di olio di mandorle dolci ed applicare l’unguento a mo’ di impacco sulla zona dolente: il sollievo sarà immediato.
- Se si è sottoposti a un forte stress: sarà sufficiente versare su un fazzoletto alcune gocce di olio essenziale di menta piperita e inalare profondamente. L’essenza ha un immediato effetto calmante ed evita che l’arrabbiatura si trasformi in un vero e proprio “attacco di bile”.
Precauzioni
La menta piperita non va utilizzata pura poiché irrita la pelle e può causare vere e proprie “ustioni”. È comunque da utilizzare con moderazione: in dosi elevate è tossica per il sistema nervoso.
Eucalipto un ottimo disinfettante naturale
Con i primi freddi, purtroppo tendiamo a recuperare in fretta le cattive abitudini di sempre: vita sedentaria, dieta grassa e zuccherina, rimpatriate mangerecce con gli amici cui si aggiunge magari qualche infezione virale. Ecco allora comparire piccoli sintomi fastidiosi: sete eccessiva, strani attacchi di fame, occhi irritati, bisogno di urinare spesso, sonnolenza. Di solito non ci facciamo caso più di tanto e invece dovremmo: perché potrebbero essere sintomi di iperglicemia, un eccesso di zuccheri nel sangue che, a lungo andare, può mandare in tilt il pancreas e favorire l’insorgenza del diabete del tipo II. È meglio correre subito ai ripari, con l’aiuto di una pianta dotata di virtù ipoglicemizzanti: l’eucalipto. Originario dell’Australia, ma diffuso anche nel bacino mediterraneo, l’eucalipto è una pianta nota per le sue proprietà disinfettanti. Pochi conoscono la sua capacità di abbassare il tasso di zuccheri presenti nel sangue e di stimolare la cicatrizzazione delle ferite, sempre problematica nelle persone portate a sviluppare diabete.
Come utilizzare l'olio di eucalipto
- Per le inalazioni: non tutti sanno che anche le infezioni virali possono elevare i livelli glicemici. Meglio quindi prevenire il problema con l’aiuto dell’eucalipto, capace di agire sia sui virus che sui livelli di zuccheri. Versare 10-15 gocce di essenza in mezzo litro d’acqua calda, coprire la testa con un asciugamano e inalare i vapori a fondo.
- Nell’acqua del bagno: diluire 20 gocce di olio essenziale nell’acqua del bagno e restare immersi per 15 minuti circa. Si ottiene un effetto decongestionante e rinfrescante.
Precauzioni
L’olio essenziale che si ricava dalle sue foglie, dal profumo fresco e canforato, è anche un potente antisettico. È però sconsigliato in gravidanza e nei bambini al di sotto dei 2 anni.