La stitichezza è il disturbo di chi fa fatica a lasciarsi andare e “accumula” dentro di sé: la prima cosa da fare è aiutare l’intestino a espellere le tossine.
La stitichezza (o stipsi) è la tendenza ad avere evacuazioni intestinali poco frequenti e difficoltose: tecnicamente si parla di stipsi se si evacua meno di tre volte alla settimana. Nella maggior parte dei casi la stipsi è dovuta a un rallentamento del passaggio del cibo digerito attraverso l’intestino per riduzione dei normali movimenti intestinali. Più frequentemente ciò dipende da situazioni come sedentarietà, scarso apporto di liquidi e fibre, abuso di cibi lievitati, “raffinati” e “sbiancati” (pane, riso e pasta). Sul piano emotivo, la stipsi (soprattutto se cronica) esprime la tendenza a trattenere o controllare l’espressione di pensieri ed emozioni, o in generale parti di sé ritenute inaccettabili.
Le radici facilitano il rapporto con le nostre parti più terrene e materiali. In particolare, le radici di rabarbaro, bardana e gramigna regolarizzano la funzionalità e la motilità intestinale e sono quindi indicate nella cura della stipsi cronica o, per brevi periodi, anche in quella occasionale. A differenza dei lassativi farmacologici, i rimedi naturali rispettano maggiormente la mucosa intestinale e hanno un effetto meno dirompente. Per usare le radici sotto forma di infuso, fai bollire un cucchiaio di rabarbaro, bardana e gramigna in 500 ml di acqua per 10 minuti. Lascia riposare per altri 10 minuti, quindi filtra e bevi l’infuso due volte al giorno, lontano dai pasti, per cicli di 2 settimane.
Che un po’ di “sporco” sia fondamentale per la salute lo conferma il colon, l’ultimo tratto dell’intestino che normalmente è abitato da numerose famiglie di germi, la cui presenza è indispensabile per una funzionalità regolare. I fermenti lattici presenti nello yogurt greco sono consigliati per regolarizzare la flora microbica intestinale in caso di stipsi, specie dopo trattamenti antibiotici, che eliminano anche quella parte “sporca” fondamentale per la salute. I prodotti migliori da associare allo yogurt sono quelli che apportano almeno due ceppi di fermenti (Lactobacillus acidophilus e Bifidobacterium lactis), ne contengono alcuni miliardi per capsula e sono associati ai prebiotici (come l’inulina). Per due settimane, ogni mattina mangia uno yogurt naturale parzialmente scremato e prendi una dose di probiotici.
Il pane, la pasta e i cereali comuni sono raffinati, sbiancati, privati della loro parte grezza, ritenuta parte di “scarto”. In realtà questa parte grezza eliminata è la migliore fonte di fibre alimentari che sono fondamentali per favorire una funzionalità intestinale regolare e sono ricchissime di vitamine e sali minerali. Per eliminare le tossine e curare la pigrizia intestinale provocata da una dieta troppo ricca di cibi raffinati, in questo periodo consuma albicocche e prugne fresche, ricche di acqua e di antiossidanti (carotene, vitamina B e C). Si consiglia di consumarne 50-100 g al mattino a digiuno, 15-20 minuti prima della colazione, ben insalivate, triturate e masticate. Altrettanto utili nella stitichezza ostinate sono le albicocche cotte, consumate la mattina bevendo anche il liquido di cottura.