Il sole di settembre è un toccasana prima dei mesi freddi: per catturarne la luce, consuma per un mese infusi e miele di corbezzolo, semi di girasole, papaia e mirtilli…
Vogliamo fare una cosa davvero buona per la nostra salute? Allora portiamo l’ultimo sole in città, di depositarlo nei tessuti, nelle ossa e nei muscoli. Catturarlo adesso e portarcelo nell’autunno, che ci sembra lontano, ma che è già presente negli ultimi giorni di agosto, quando la luce e il calore cominciano a diradarsi. Le aree antiche del cervello sono, secondo le ricerche più avanzate, un piccolo sole, un concentrato di energia che si irradia in tutto il corpo e si propaga nelle cellule. È adesso che bisogna prepararsi a rinforzare quelle aree di luce cerebrale, che sono l’energia naturale e vitale più importante che possediamo.
Dove la troviamo l’energia del sole da portare nell’organismo e nel cervello? Al mattino cominciamo con un’abbondante porzione di yogurt magro naturale con un cucchiaio di semi di girasole e un cucchiaino di miele di corbezzolo. Girasole e miele di corbezzolo sono le “luci della terra”: così ragionavano gli antichi. Il seme di girasole è un concentrato unico di energia luminosa: è il ricostituente migliore a settembre e ottobre per il cervello, anche per la sua ricchezza di grassi buoni, di vitamine B, E e di selenio, fondamentale per la rigenerazione del tessuto nervoso e per combattere l’invecchiamento cellulare. I fiori bianchi a campanella del corbezzolo sono molto amati dalle api, che li scelgono per la loro energia vitale che sa di mare, di sottobosco, delle pinete del Mediterraneo, di forza antica ancestrale. Fate degli infusi il mattino a colazione con le sue migliori foglie sempreverdi e prendete un cucchiaio della marmellata delle sue bacche. Associato al girasole, il corbezzolo rinforza le difese immunitarie, riempie l’organismo di vitamine e minerali preziosi, come il potassio, e depura l’organo della forza, il sole della terra, che è il fegato.
Così ragionava la Medicina della Tradizione. Oggi sappiamo che corbezzolo e girasole mantengono attivo il metabolismo, cosa fondamentale per allontanare le tossine e le impurità del dopo-estate dal sangue. A merenda non fatevi mancare il succo di mirtillo rosso (mezzo bicchiere diluito in altrettanta acqua). Vi regala la forza dell’autunno: le sue bacche disinfiammano e difendono l’organismo dalle infezioni e dai batteri. Il mirtillo rosso previene anche le coliche. Oltre che l’intestino, a settembre bisogna proteggere lo stomaco: per questo è utile assumere prima di colazione una bustina di papaia fermentata sciolta in acqua. La papaia, potente antiossidante, è un ottimo digestivo e i nostri esperti la ritengono fondamentale per la fine dell’estate. La prevenzione di settembre ci serve per rigenerare l’energia vitale prima che arrivi l’umido delle prime piogge e dei primi freddi autunnali, che sono molto pericolosi per le ossa, il sistema immunitario, l’apparato respiratorio e la digestione. Ma girasole, corbezzolo, mirtilli e papaia sono il nostro scudo.