Secondo uno studio iraniano, i composti racchiusi nei semi del cumino nero aiutano a ridurre la carica batterica che affatica lo stomaco, disinfiammando la mucosa gastrica
La nigella sativa è un’erbacea annuale originaria dell’Asia. Questa pianta produce piccoli semi, comunemente chiamati cumino nero, che vantano una lunga tradizione come rimedio curativo in ambito erboristico contro diverse affezioni, come bronchiti, artriti e infezioni urinarie. Numerosi sono gli studi scientifici sulla pianta, alcuni dei quali sono stati di recente inclusi in una revisione condotta da ricercatori della Mashaad University of Medical Sciences, in Iran e pubblicata sul Journal of Ethnopharmacology.
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Secondo questa metanalisi, alcuni composti presenti nei semi della Nigella sativa, tra cui nigellicina, nigellidina e soprattutto timochinone, conferirebbero loro proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e immunomodulanti, capaci di svolgere un’azione benefica a favore di molti organi, tra cui lo stomaco. Il cumino nero, proprio grazie al timochinone, sarebbe in grado di disinfiammare le mucose gastriche in caso di affezioni gastroenteriche, come ulcera e gastriti, come affermato, tra gli altri, da uno studio pubblicato sull’ Avicenna Journal of Phytomedicine.
In caso di lievi dolori addominali causati da disturbi intestinali o dismenorrea, può essere utile un massaggio con l’olio essenziale di cumino nero. Sciogli 2 gocce di olio essenziale di cumino nero in un cucchiaio di olio di mandorle dolci e massaggia dolcemente l’addome, con movimenti circolari.