Le cisti ovariche sono disturbi che in genere passano da soli, ma che possono essere prevenuti e curati con i rimedi naturali e gli omeopatici giusti
Le ovaie somigliano a due grosse mandorle rosse poste ai lati dell'utero, al quale sono collegate dalle tube di Falloppio. Ogni ovaia contiene migliaia di uova, racchiuse in un follicolo: ad ogni ciclo uno dei follicoli ovarici matura, liberando un ovocita che viene convogliato all'utero attraverso le tube di Falloppio, dove avviene l’eventuale fecondazione. A determinare il rilascio dell'ovocita è l'ipofisi, che verso la metà del ciclo manda in circolo un'ondata di ormone luteinizzante, un messaggero chimico che "ordina" al follicolo di aprirsi e liberare l'ovulo in esso contenuto. Se il messaggio non viene inviato correttamente il follicolo non scoppia e si forma una cisti ovarica funzionale. Le cisti ovarichefunzionali sono relativamente frequenti e possono essere anche di grandi dimensioni, ma in genere sono indolori e non creano particolari problemi, perché si riassorbono spontaneamente nell'arco di due o tre mesi. Solo raramente le cisti ovariche possono rompersi e creare complicazioni di tipo emorragico che richiedono l'intervento medico.
Una volta rilasciato l'ovulo il follicolo scoppia e si trasforma in corpo luteo, che produce grandi quantità di estrogeno e progesterone, l'ormone necessario perché possa instaurarsi un'eventuale gravidanza. Se dopo l'espulsione dell'ovulo, il follicolo si richiude, i fluidi si accumulano all'interno formando una cisti. Anche le cisti ovariche luteali in genere scompaiono spontaneamente entro qualche settimana, ma in alcuni casi possono diventare molto dolorose o creare seri problemi, soprattutto se si riempiono di sangue tanto da lacerarsi o diventano tanto grandi da causare la torsione dell'ovaio, interrompendo la circolazione locale. Per questa ragione vanno monitorate attentamente dal medico.
Le cisti ovariche benigne generalmente sono asintomatiche, tuttavia se la cisti si ingrandisce si possono manifestare sintomi come: irregolarità mestruali, dolore pelvico che può irradiarsi al fondo schiena e alle cosce, dispareunia (dolore durante i rapporti), dolore andando di corpo, senso di oppressione o pesantezza addominale, pressione sul retto o sulla vescica, con difficoltà urinarie.
Nella policistosi ovarica le ovaie appaiono ingrandite e presentano una quantità di microcisti concentrate nella zona corticale dell'ovaio, dovute alla difficoltà dei follicoli a scoppiare ed emettere l'ovocita. La causa della policistosi non è ancora chiara, anche se sembra dovuta all'alterata secrezione degli ormoni ipofisiari (FSH e LH) che modulano il funzionamento ovarico. In base al quadro clinico la sintomatologia può essere lieve - con modeste alterazioni del ciclo, leggero ingrandimento dell'ovaio, peso pressoché normale - oppure molto intensa, con obesità, amenorrea, infertilità, iperandroginismo, acne e ipertricosi.
Il rimedio di fondo da utilizzare in tutti i casi di cisti ovariche è l'oligocomplesso zinco-rame,specifico per le sindromi da disadattamento dell'asse ipofiso-genitale. Se ne assume un fialoide a giorni alterni per 3 mesi.
Il rimedio omeopatico di base contro le cisti ovariche è LH 30 CH monodose, da assumere una volta al mese, al 18° giorno del ciclo. Ad esso si possono associare rimedi specifici in base alla localizzazione delle cisti e alla sintomatologia dominante. Tutti i rimedi vanno usati alla diluizione 7 CH, nella dose di 3 granuli tre volte al giorno.
La floriterapia raccomanda una diluizione con: gli himalayani Well being e Clarity e l'australiano Bush Fuchsia per riarmonizzare l’asse ipotalamo-ipofisario.