All'inizio della primavera, la depurazione coi rimedi naturali giusti libera il sangue da grassi, scorie e acidi urici, facilitando il lavoro di fegato e reni
Il fegato e i reni sono le principali sedi dell’energia metabolica, “spazzini” del sangue e fondamentali filtri dei liquidi presenti nel corpo. In questo periodo dell'anno, questi organi hanno bisogno di un surplus di energia per funzionare a pieno regime. Come aiutarli? Con un lavoro di depurazione a 360 gradi: bisogna alleggerirli dai grassi, dagli accumuli di zuccheri, dagli acidi urici, ma anche dai residui delle tossine accumulate in inverno con i cibi in eccesso, i batteri, i virus e il carico eccessivo di farmaci, come gli antibiotici. Il loro accumulo impedisce alle cellule di fegato e reni di rigenerarsi e ne alterano la funzionalità. Ecco una giornata tipo dedicata al drenaggio e alla depurazione.
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Dal Tibet e dalla Cina arrivano le bacche di goji, che in oriente si usano per tonificare fegato e reni. Sono ricche di germanio, di particolari antiossidanti, chiamati LBP, di vitamina C, che facilita l’assorbimento del ferro, e di vitamine del gruppo B, che aumentano la sintesi di serotonina e favoriscono un buon sonno. La mattina, a colazione, consuma un cucchiaino colmo di bacche di goji con uno yogurt naturale parzialmente scremato. Se preferisci, bevi un misurino di succo di goji puro o diluito in acqua naturale.
Il pompelmo ha un leggero retrogusto amarognolo, che stimola la produzione di bile e accelera lo smaltimento di grassi e tossine. In più, apporta la vitamina C, antiossidante, e il limonene, un olio essenziale che rende più alcalino il sangue e aiuta l’organismo a espellere gli acidi urici. A metà mattina, bevi una spremuta di pompelmo fresca (vanno bene sia i pompelmi rosa che quelli gialli), senza aggiungere zucchero.
Fai preparare in farmacia una soluzione di tinture madri di tarassaco, fumaria e carciofo in parti uguali: assumi 30 gocce di questo mix diluite in un grande bicchiere di acqua naturale 10 minuti prima di pranzo. Più acqua bevi insieme alle erbe, e meglio è: l’acqua ha un’eccezionale azione “lavante” sul fegato ma anche su reni, sangue e intestino. Queste stesse erbe, da sole o insieme ad altre piante epatoprotettive e detossinanti come il boldo e il rafano, si trovano combinate in integratori in fiale (che trovi in farmacia ed erboristeria), da prendere con acqua prima di pranzo.
Grazie ai suoi principi attivi (soprattutto flavonoidi), l’elicriso è un valido alleato nella disintossicazione del fegato e del sangue. L’azione depuratrice di questo fiore è anche sfruttata per trattare dermatiti, orticarie e psoriasi. L’elicriso svolge un’importante attività di drenaggio tissutale: oltre a purificare la bile, libera il fegato dalle tossine ed elimina gli ingorghi linfatici, spesso favoriti da uno stato di affaticamento del sistema renale. Con i fiori d’elicriso si prepara un olio essenziale (che trovi in erboristeria). Sciogline 10-15 gocce nell’acqua calda della vasca e resta in immersione 15 minuti prima di andare a letto. Al termine del bagno, diluisci altre 5 gocce di olio essenziale di elicriso in un cucchiaino di olio di mandorle dolci e fai un massaggio in corrispondenza del fegato e dei reni.
Fai predisporre in erboristeria una miscela con tutte le erbe indicate qui sotto in parti uguali e metti 3 pizzichi del mix in una tazza d’acqua da 250 ml; fai sobbollire per 5 minuti, filtra e bevi. La tisana esiste anche già pronta in pratici filtri.