Gli anacardi, ricchi di grassi buoni, ferro e potassio, fanno funzionare al meglio il cuore, regolano la pressione e combattono la tristezza autunnale
Tanti grassi buoni (quelli monoinsaturi), un discreto contenuto di proteine (circa il 18%) e di amidi, ma soprattutto un vero concentrato di minerali, come potassio e magnesio, fosforo, manganese e ferro, essenziali per gestire bene le energie in ogni stagione. Ecco i rinforzi che ti regalano gli anacardi, i frutti della pianta di Anacardium occidentale, un grande albero che proviene dall’Amazzonia.
Il nome anacardio deriva dal greco “kardion”, che significa cuore: la forma di questo frutto ricorda infatti il profilo di un cuore. E proprio al muscolo cardiaco l’anacardio porta i benefici maggiori: la presenza di acidi grassi buoni, come acido palmitico e oleico, aiuta a tenere a bada il colesterolo cattivo, aumentando i livelli di quello buono. Un vantaggio considerevole per la protezione delle arterie dalle malattie cardiocircolatorie.
Anche il sistema nervoso trae beneficio dalla presenza degli anacardi nella dieta d'inizio autunno, grazie all’ottimo contenuto di magnesio, di cui beneficia oltretutto anche il tessuto muscolare. Questo quindi significa anche che se abbiamo appena ripreso ad andare in palestra, uno spuntino pre allenamento a base di anacardi ci darà un sostegno adeguato. Gli anacardi, poi, contengono tanto rame, essenziale per l’assimilazione del ferro, ma anche la buona salute di ossa e tessuto connettivo. E poi c’è la zeaxantina, un pigmento antiossidante che protegge gli occhi, soprattutto dalle malattie tipiche dell’età più avanzata.
Se in autunno qualche dolorino articolare è ricorrente, il consumo di anacardi ti aiuterà a prevenirlo, grazie alla concentrazione di selenio, che è un buon antinfiammatorio. Dato che contengono triptofano, poi, gli anacardi prevengono anche la tristezza autunnale, legata alla difficoltà del nostro bioritmo ad adattarsi alla diminuzione delle ore di luce. Questo aminoacido, infatti, è un precursore della serotonina, il cosiddetto ormone del benessere, che in questa stagione viene prodotto in misura minore.
Il burro di anacardi è un must della cucina vegana: si ottiene lasciando a mollo in acqua i frutti per qualche ora frullandoli con un mixer potente, fino a creare una crema che diventerà un ottimo condimento per la pasta, ma che si può usare anche come addensante per zuppe e minestre, come crema sui tramezzini e sui crostini e come base per cheescake vegane. E c’è anche il latte di anacardi, facilissimo da ottenere: basta frullarne una manciata con un bicchiere d’acqua e poi si filtra il liquido ottenuto.
L’ideale è consumare gli anacardi a merenda, abbinandoli a una bella tazza di tisana e a un frutto, a metà pomeriggio, per uno spuntino che ti aiuta ad arrivare attivo ed efficiente fino all’ora di cena. E senza buchi allo stomaco. Sorseggiare una bevanda calda insieme agli anacardi, infatti, aiuta a raggiungere prima il senso di sazietà, facendoci sentire appagati solo con uno o due pezzi (per non esagerare con le calorie). Se poi ci aggiungiamo per esempio una carota a tocchetti, avremo una super merenda ricchissima di vitamina A, che grazie ai grassi degli anacardi viene assimilata meglio.
Miscela un cucchiaio di anacardi finemente tritati a un cucchiaio di yogurt o di kefir a temperatura ambiente e spalma il tutto delicatamente su viso e collo. Rilassati e attendi 15 minuti mentre l’impacco agisce, poi sciacqua bene. È un superidratante per la pelle “spenta” dall’autunno.