Dall’aperitivo al dessert, ecco come dimezzare le calorie del pranzo di Natale o della cena di Capodanno senza rinunciare al gusto...
I cenoni tradizionali sono solitamente pasti molto abbondanti, pieni di cibi grassi e ipercalorici. Ti piacerebbe quest’anno provare un’altra strada e proporre ai tuoi ospiti un menù differente, leggero ma ugualmente ricco di sapore? Segui i nostri suggerimenti: rimarrai sorpresa di come sia possibile mangiare e bere bene senza appesantire il corpo e affaticare gli organi, a tutto vantaggio della salute…e della linea!
Se scegli un succo di frutta non zuccherato o un centrifugato rispetto all’aperitivo alcolico cominci a risparmiare 85 calorie e riduci la probabilità di intossicare il fegato, uno dei motori più importanti del nostro metabolismo. Ricordiamo che 200 calorie di bevande alcoliche corrispondono a circa tre bicchieri da 100 cc di vino o spumante…almeno evitiamolo già all’aperitivo!
In più: c'è un aperitivo di Natale che ti aiuta a mangiar meno...
Come antipasto, proponiamo simpatici spiedini di ortaggi (finocchi, carote, sedano, rapanelli) e frutta di stagione (ananas, arance, banane, kiwi, mandaranci, mele, papaya, pere, pompelmi) che, oltre a essere gradevoli e ricchi di antiossidanti preziosi per il metabolismo, sono ipocalorici (circa 20 calorie l’uno) e sani. Gli stuzzichini e gli antipasti classici sono invece preparati con ingredienti ipercalorici grassi: maionese (650 kcal/100 g); pasta sfoglia e frolla, insalata russa (450 kcal/100 g); paté, pancetta, mortadella, coppa, salame (300-400 kcal/100 g). È anche possibile ridurre notevolmente l’apporto calorico e i grassi utilizzando insalate di mare: ostriche, cozze, gamberetti, polipetti, seppioline (60-70 kcal/100 g) con carciofini e funghetti sott’olio (70 kcal/100 g) ben sgrondati.
Per dimezzare l’apporto calorico (800 kcal) delle lasagne tradizionali è sufficiente dimezzare la porzione (così non si sacrifica il gusto) e condirle più semplicemente con carne trita e salsa di pomodoro invece di utilizzare anche pancetta (28% di grassi), salsiccia (27% grassi) e scamorza (26% grassi).
Impanando e friggendo carni e pesci si raddoppia il loro valore calorico e lo stesso accade cucinandoli con intingoli e salsine. Per ridurre le calorie, è sufficiente cuocerli al forno chiusi nel cartoccio, aggiungere poco olio extravergine d’oliva a fine cottura e servire il secondo con un’abbondante insalata che aumenta il senso di sazietà.
Le patatine fritte a scaglie (550 kcal/100 g) detengono la palma del massimo valore calorico e di grassi; seguono le patatine fritte a bastoncino (250 kcal/100 g); il purè tradizionale cucinato con burro, latte e uova (250 kcal/100 g), le patate arrosto (150 kcal/100 g). Meglio un contorno a base di ortaggi alla piastra conditi con un cucchiaio da tè di olio extravergine di oliva (70 kcal/100 g) o un contorno di ortaggi appena sbollentati e croccanti, che aumentano il senso di sazietà.
Considerando l’abbondanza delle portate precedenti, è consigliabile astenersi dal formaggio oppure gustarlo solo come sostituto del secondo e non come aggiunta agli altri piatti. L’apporto calorico medio di 100 grammi di formaggio va dalle 290 kcal della mozzarella di bufala alle 527 dei burrini..
L’apporto calorico di 100 grammi di frutta va dalle 35 kcal della pera alle 690 delle noci (4 noci valgono 100 calorie). È buona norma non “chiudere” i pasti con la frutta secca, che è straricca di grassi e zuccheri e moltiplica le calorie.
Le torte poco dolci non sono anche poco caloriche. A parità di peso la farina di frumento 00 (340 kcal/100 g) ha un valore energetico di poco inferiore allo zucchero (392 kcal/100 g). I dolci più dannosi sono quelli ricchi di burro (760 kal/100 g), frutta secca (600 kcal/100 g), mascarpone (450 kcal/100 g). La frutta fresca (35-65 kcal/100 g) riduce la densità energetica dei dolci: se ti concedi mezza fetta di panettone con una macedonia puoi contenere i danni!
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