Il timo è una delle erbe più amate della cucina mediterranea: aromatizza piatti salati e dolci, ed è anche un efficace rimedio naturale contro le malattie da raffreddamento.
Il timo (Thymus sp.) è una pianta di origine mediterranea della famiglia delle Labiate molto apprezzata nella cucina del Sud dell’Europa e mediorientale sia fresca sia essiccata. Ha un aspetto cespuglioso, con fusto tozzo ricco di rametti profumati, alto circa 30-35cm è presente in numerose varietà. Le foglie del timo sono piccole, lineari-lanceolate,leggermente pelose e di colore verde cenere, mentre i fiori variano dal bianco rosato al lillà e sono raggruppati in spighe. Il sapore e l’aroma del timo sono intensi e variano in base alla varietà, pur ricordando in parte quelli del rosmarino. Il timo viene spesso usato in orti e giardini anche a scopo decorativo per bordure.
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Esistono diverse varietà di timo, la più diffusa è il Thymus vulgaris, adatta per arricchire di sapore carne, pesce, uova, formaggi, pomodoro, stufati e zuppe; lo si usa anche per aceti e oli aromatizzati. Un’altra varietà comune è il timo serpillo (Thymus serpyllum), dall’aroma meno intenso rispetto al timo volgare, ma più resistente come pianta, quindi coltivabile anche con un clima poco favorevole; lo si usa per salse, sughi, pane, pizze, torte salate, uova e frittate, infusi e tisane.
Una varietà di timo oggi molto apprezzata è il “timo limone” o citriodoro (Thymus citriodorus). Il suo sapore è molto particolare e la fragranza agrumata del limone è ben percepibile. Questo fa sì che le sue foglioline siano particolarmente adatte per insaporire carne e pesce, verdure come pomodori, melanzane, cavoli, zucchine, fagiolini e peperoni. Ottimo anche per patate al forno, verdure grigliate, funghi in padella. Lo si può utilizzare anche per salse e sughi, infusi e tisane. Tra le varie tipologie di timo, questa è la più adatta per aromatizzare macedonie di frutta, biscotti dolci e salati, miele.
Se lo acquisti fresco, usa la quantità di timo che ti serve, poi riponilo in frigo, senza lavarlo, avvolto con carta da cucina, poi con pellicola trasparente e, infine, inserito in un sacchettino per alimenti.
Se, invece, vuoi conservare il timo per lungo tempo, puoi farlo essiccare: lega insieme i rametti alla base usando uno spago sottile in cotone. Appendi quindi il mazzetto capovolto (con la foglie verso il basso e il gambo verso l’alto) in un luogo fresco e al riparo dalla luce. Una volta essiccate, trita le foglie e conservale in un vasetto di vetro ermeticamente chiuso, per circa un anno.
Il timo contiene un olio essenziale ricco di principi attivi (soprattutto timolo e carvacrolo), tannini, resine, un glucoside e un saponoside. Ha proprietà aromatizzanti, digestive, antimicrobiche e antifungine, antisettiche, espettoranti, mucolitiche. Gli estratti di timo distruggono anche l’Helicobacter pylori, implicato nell’insorgenza della gastrite.
Il timo è un ottimo rimedio naturale in caso di raffreddore, tosse, digestione difficile, candidosi, micosi.
Il timo può essere coltivato facilmente in vaso. Il periodo migliore per la semina è tra fine marzo e inizio aprile, utilizzando una cassettina da poter tenere sul balcone o sul davanzale da riempire con un mix di terra, torba, sabbia e ghiaia. Se hai il giardino o l’orto, puoi trasferire le piantine nel terreno verso la fine di luglio. Ama le zone soleggiate e ventilate e il terreno leggermente asciutto, non eccedere quindi con le innaffiature (una o due volte a settimana sono sufficienti).