Per dimagrire bisogna liberarsi da un eccessivo senso del dovere e da abitudini sbagliate. Ecco tre azioni che puoi fare subito
Dimagrire è più semplice se eliminiamo dal nostro guardaroba capi che non indossiamo più da tempo. L'esempio più frequente sono i jeans stretti che ci siamo ripromessi prima o poi di reindossare. Ogni volta che apriamo l'armadio li ritroviamo lì, testimoni petulanti della forma perduta. La loro presenza non aiuta a perdere peso.
Il consiglio è di disfarsene e acquistare un capo che faccia sentire bene così come si è ora. L'immagine rassicurante dello specchio sarà un'ottima alleata per riconquistare l'autostima e la voglia di dimagrire.
Spesso ci consoliamo, oltre che con il cibo, con i sogni nel cassetto: un viaggio da godersi in solitudine, una casa più luminosa o chissà che altro. Ma è proprio questo zuccherino mentale che ci si concede a fare ristagnare un'esistenza frustrante. Il segreto? Stare nel presente, guardando con lucidità le possibilità reali che si prospettano per cambiare le cose. Così ci si riapproprierà dell'energia che il sogno proibito risucchia come un buco nero. Quell'energia verrà convogliata nell'azione che porterà a dimagrire.
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Per dimagrire l'esercizio fisico è ovviamente importante. Il problema nasce quando l'attività si trasforma in una rigida tabella di lavoro, dove la ginnastica, la corsa o altro diventano degli obblighi, spesso delle vere e proprie torture: mancare un allenamento può addirittura riempire di sensi di colpa!
Al contrario, se vogliamo dimagrire, una sana abitudine è quella di ascoltare noi stessi e i nostri ritmi: se si ha voglia di fare del moto, anche una semplice passeggiata, è bene lasciarsi portare da quell'impulso. Magari non si tratterà dell'attività fisica che avevamo programmato, ma sarà proprio quella camminata nata dal piacere - e non dal dovere! - a fare scattare la voglia di fare del movimento ogni giorno e ad aiutarci così a dimagrire.