Spesso sul finire di una dieta particolarmente rigida la tentazione di “sgarrare” è forte: per evitarlo, ti aiutano una pianta riequilibrante…e il cioccolato!
Ci scrive una lettrice di Dimagrire: “Ho ancora 3 chili da smaltire, sono gli ultimi e sono anche i più difficili... Devo dirle che tre mesi fa sono anche riuscita a dimagrire seguendo una dieta ferrea; ora, però, mi sono bloccata e non riesco a perdere gli ultimi 3 chili per raggiungere il mio peso ideale. Ho fatto tanti sacrifici e non sono contenta. Mi rendo conto che quando sento più intensamente la fatica di gestire famiglia e lavoro, cerco forza nel cibo ma il risultato è esattamente l’opposto: mangio, mi sento appesantita e mando all’aria gli sforzi fatti per mangiare bene; per esempio, qualche domenica fa ho mangiato tutta la cioccolata che avevo evitato dall’inizio della dieta. Cosa mi consigliate?».
Non fissarti sul numero di chili da perdere
Per dimagrire, gli obiettivi numerici non servono. ”Perdere gli ultimi 3 chili” è un autoinganno mentale, che attiva tutta una serie di resistenze psicologiche: innanzitutto è un obiettivo fittizio, e apparentemente definitivo se si parla di “ultimi”. L’organismo reagisce a questo preannunciato sforzo finale bloccando il processo di dimagrimento. Meglio non fissarsi sul numero di chili da perdere: il nostro corpo è qualcosa di più misterioso e complesso di una tabellina aritmetica.
L’eccesso di rinunce fa aumentare l’appetito
Cara Benedetta, qualunque dieta ferrea non è mai completa sotto il profilo nutrizionale e non permette di concedersi degli spazi di “libertà” che sono fondamentali nella vita, come nell’alimentazione. Inoltre questo tipo di dieta, che diventa un ulteriore fattore di stress, abbassa il metabolismo e le difese immunitarie, attivando meccanismi di reazione ormonale e psicologica, come ad esempio il desiderio di cioccolato. Il dimagrimento è un processo articolato ed è naturale che a un certo punto si blocchi, in quanto il corpo cerca di proteggersi assicurandosi una certa scorta di energie. In questi casi, occorre mangiare di più, soprattutto alimenti proteici, come pesce e soia. Riguardo al cioccolato, non lo eliminare ma impara dosarlo: per esempio, un quadratino al giorno, a fine pasto, a patto di ridurre la porzione di carboidrati di quel pasto, ovvero pane, pasta, riso, legumi, patate, frutta. Un ottimo rimedio che stimola gli anticorpi ed è ricostituente della flora intestinale, per contrastare la sensazione di pesantezza, è l’uncaria (Uncaria tomentosa), da assumere in estratto secco nebulizzato, tutti i giorni, per 3 settimane: il dosaggio è di 2-4 mg per chilo di peso corporeo, suddivisi in 2 somministrazioni, a digiuno.
Gusta il cioccolato a fine pasto
Il migliore è quello fondente ed extra amaro, con alte percentuali di cacao: mangiane un quadratino a fine pasto, lasciandolo sciogliere lentamente in bocca. Se vuoi, vuoi anche abbinarlo a una fetta di pane nero: così fai scorta nel contempo di fibre, magnesio e antiossidanti.