Originario delle Ande, questo pseudo-cereale normalizza l’insulina e abbassa il colesterolo; inoltre la quinoa fa anche durare più a lungo la sensazione di sazietà
Chisiya mama” in lingua quechua significa “madre di tutti i semi”: così gli Inca chiamavano la quinoa, una pianta erbacea che cresce rigogliosa su tutto il territorio delle Ande. Pur non essendo una graminacea come il riso o il grano e per questo definita pseudo-cereale, la quinoa viene utilizzata come un cereale. In particolare, la quinoa contiene proteine vegetali dall’azione tonificante su muscoli e tessuti, utili soprattutto durante la fase di dimagrimento. Le proteine servono anche a mantenere costanti i livelli di insulina e ad aumentare il metabolismo basale, stimolando la lipolisi. Le fibre invece favoriscono la riduzione del colesterolo e sono necessarie per un buon funzionamento dell’intestino. Il chicco di quinoa è ricco di lisina (670 mg l’etto), molto utile negli stati di debolezza e nelle convalescenze, e di metionina; questa sostanza, non potendo essere sintetizzata dal corpo, deve essere assunta con l’alimentazione, e aiuta a limitare l’accumulo di grasso nel fegato. A completare l’azione rimodellante della quinoa entrano in gioco anche i preziosi acidi grassi insaturi che, oltre a far durare più a lungo il senso di sazietà, favoriscono lo smaltimento dei cuscinetti che si formano su addome a fianchi.
L’aspetto del seme di quinoa è simile a quello del miglio e può essere utilizzato per preparare primi piatti, minestre, insalate fredde e gustosi piatti unici grazie all’alto apporto proteico. Con la farina di quinoa poi, si possono cucinare anche torte, frittate, tortillas o focacce. La versatilità di questo pseudo-cereale permette di utilizzarlo a colazione, pranzo, cena e merenda e di consumarlo anche tre volte la settimana in sostituzione di altre fonti proteiche, quali formaggi, carne, pesce e legumi. Allo stato naturale il chicco di quinoa è ricoperto da un sottile strato di saponine dal gusto amaro che scompare completamente con un rapido lavaggio sotto l’acqua fredda: a quel punto, laquinoa può essere cotta al vapore o aggiunta alle minestre. I chicchi di quinoa che acquistiamo dovrebbero essere già lavati, ma un veloce risciacquo è sempre indicato. Ma come possiamo gustarle la quinoa? Ecco qualche suggerimento.
Ingredienti per 2 persone: 130 g di quinoa, 1 cipolla, 1 spicchio d’aglio, 1 mazzetto di prezzemolo, 1 limone bio, un cucchiaio di olio extravergine d’oliva, 1 pizzico di peperoncino in polvere, 10 olive verdi snocciolate, qualche fogliolina di menta, sale. Fai bollire i chicchi di quinoa per 30 minuti in una quantità d’acqua salata corrispondente al doppio del loro peso. Monda, lava e trita la cipolla, l’aglio e il prezzemolo e uniscili alla quinoa (raffreddata) e alle olive tagliate a rondelle. Condisci con l’olio, la scorza grattugiata e il succo del limone bio, sale e peperoncino. Lascia insaporire circa un’ora in frigorifero. Aggiungi le foglioline di menta.
Ingredienti per 1 persona: 1 uovo, 2 cucchiai di quinoa cotta al vapore, una presa di sale, zenzero, olio d’oliva q.b., marmellata di arance amare. In una terrina sbatti l’uovo e insaporiscilo con sale e una presa di zenzero. Aggiungi la quinoa cotta e mescola accuratamente. Versa qualche goccia d’olio in una padella e mettila sul fuoco. Quando l’olio è ben caldo, versa il composto a piccole dosi, in modo da ottenere delle sottili frittatine. Farcisci con la marmellata di arance amare.
Fai bollire per qualche minuto un cucchiaino di chicchi di quinoa e un bastoncino di cannella in un calice di succo di mela. Lascia intiepidire, togli la cannella, allunga con poco latte di mandorle, frulla e bevi. È un drink ideale a merenda o a colazione