Il National Obesity Forum inglese ha rettificato le linee guida proposte in passato perché non stanno risolvendo il problema del sovrappeso
Prescrivere ai pazienti delle diete a basso o nullo contenuto di grassi non solo non servirebbe ma potrebbe avere delle conseguenze indesiderate. L'avvertimento arriva dal National Obesity Forum e dal Public Health Collaboration, due istituzioni che si occupano di salute pubblica in Gran Bretagna e che ora hanno chiesto una revisione delle linee guida sull'alimentazione: scegliere esclusivamente cibi a basso contenuto di grassi non risolve il problema dell'obesità.
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Secondo i due prestigiosi istituti, l’attenzione va focalizzata in primo luogo sull’insalubre abitudine a mangiare fuori dai pasti: sarebbe questa la principalmente responsabile dell’aumento di peso. In secondo luogo, non si devono demonizzare i grassi. Carne, pesce, latticini o, ad esempio, un frutto come l’avocado possono essere consumati, pur con moderazione, perché "mangiare grassi non significa sempre diventare grassi". E la soluzione non sono i prodotti light, molto pubblicizzati e per questo spesso assunti in quantità superiori al reale fabbisogno, nella convinzione che siano più leggeri. Ma se è vero che questi alimenti contengono pochi grassi, forse non tutti sanno che quasi sempre i cibi light vengono insaporiti con zuccheri, aumentando cosi il rischio di sviluppare altre patologie metaboliche, come il diabete.
L'analisi del National Obesity Forum e del Public Health Collaboration ricorda poi che va limitato il consumo di zuccheri senza pensare in continuazione a contare le calorie. Il conteggio delle calorie spinge molti a mangiare senza regole e a praticare poi molto sport per “smaltire” le calorie in eccesso, ma questa teoria è solo un mito. Demonizzare in continuazione i grassi, allontana la popolazione da cibi naturali, molto nutrienti, utili per la salute e per il benessere. Come commenta Andrea Ghiselli, dirigente di ricerca del Crea, il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l'Analisi dell'Economia Agraria bisogna tornare ad avere nell’alimentazione del buon senso, ovvero mangiare poco ma di tutto.
Alcuni grassi, come quelli saturi, possono effettivamente aumentare l'insulino-resistenza e questo fatto è collegato all'aumento di peso, ma va ricordato anche che tenere basso il consumo di grassi saturi non vuol dire rinunciare ad alimenti grassi in assoluto, perché in tal modo ci priveremmo anche dei grassi insaturi (come gli omega 3, 6 e 9) che sono invece fondamentali per il nostro organismo.