Le melanzane, ricche di potassio ma con pochissime calorie, hanno ottime proprietà depurative, drenanti e snellenti che aumentano se le abbini alla menta
Per depurarsi e sgonfiarsi in vista della fatidica "prova costume", puoi "chiedere aiuto" alle melanzane. Questi ortaggi, originari dell'India, sbarcano in Europa ed esattamente in Spagna, importate dagli arabi, che le chiamavano bandigian (da cui il francese aubergine). In Italia fu aggiunto il prefisso “melo”, diventando prima “melo-bandigian”, poi “melangian” e infine melanzana. Ortaggi ipocalorici, diuretici e depurativi, le melanzane appartengono alla famiglia delle Solanacee, la stessa di patate, pomodori, goji e peperoni. Anche se spesso vengono associate a piatti calorici, le melanzane sono dietetiche e drenanti: contengono sostanze amare presenti anche nelle foglie dei carciofi, che stimolano la produzione di bile da parte del fegato, migliorando la funzionalità epatica e abbassando il colesterolo “cattivo” (LDL).
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Le melanzane sono ricchissime di acqua (ne contengono il 93%) e povere di grassi, zuccheri e proteine. Quindi hanno un effetto depurativo sull’organismo. Inoltre, grazie alla vitamina C, favoriscono la circolazione del sangue e dei liquidi, evitando i ristagni. In più, le melanzane hanno solo 18 calorie ogni 100 grammi . In compenso la buccia contiene tanta fibra insolubile (cellulosa ed emicellulosa). Per farsi un’idea, una melanzana intera non sbucciata (500 g) ne ha una quantità pari a 16 g, una dose molto elevata, capace di proteggere la buona funzionalità dell’intestino contro stipsi e gonfiori. Le fibre inoltre modulano l’assorbimento intestinale di zuccheri e grassi e aumentano il senso di sazietà, riducendo l’appetito.
Oltre alle fibre, le melanzane contengono una percentuale significativa di potassio, che le rende utili per prevenire pressione alta, gonfiori e crampi muscolari. Inoltre apportano anche acido clorogenico, lo stesso del caffè verde, che ha un’azione diuretica, anticolesterolo e antibatterica.
Le melanzane non si possono consumare crude. La cottura, al contrario, le rende digeribili e evita che siano tossiche. La solanina, l’alcaloide “tossico”, è presente in percentuali così basse che risulta irrilevante per la salute, viene comunque distrutta con la cottura. Ecco un buon modo per consumarle: taglia le melanzane a metà nel senso della lunghezza, immergile in acqua bollente e fai cuocere 10 minuti circa. Poi scolale, tagliale a tocchetti, condiscile con olio extravergine e un battuto di prezzemolo, aglio e menta fresca. Accompagna con un pugno di quinoa o grano saraceno lessato e concludi il pasto con una fettina di anguria.