Troppi carboidrati e dolci fanno schizzare in alto la glicemia e fanno ingrassare a vista d'occhio: con la moringa ti depuri e inverti il processo
Chi ha provato molte diete lo sa. I dolci, gli zuccheri, i carboidrati in genere sono una tentazione a cui è difficile resistere. Il fatto è che, effettivamente, innescano un circolo vizioso che ci porta a desiderarne sempre di più. Quello che bisogna fare non è soffrire la fame, ma evitare i sali e scendi della glicemia che questi alimenti causano. Picchi e crolli che favoriscono l’ingrassamento e innescano la voglia di altri zuccheri. Una pianta che può aiutarti a ottenere tutto ciò è la moringa. Alle pendici dell’Himalaya, dove la moringa è ben conosciuta e utilizzata, si è ben consapevoli delle sue capacità di controllare il metabolismo degli zuccheri: il consumo di un cucchiaino di foglie di moringa pestato al mattino è un rimedio cui si ricorre per ridurre l’iperglicemia.
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Il valore della moringa è a tal punto straordinario da esserle valso il titolo di “albero miracoloso”. Le sue piccole foglie verdissime vengono raccolte, seccate e trasformate in una polvere sottile che ha un elevato contenuto di nutrienti. Si tratta soprattutto di fibre, glicosidi e isotiocianati, principi attivi che sono in grado di regolare la glicemia, migliorando anche l’azione dell’insulina e la sua capacità di trasferire lo zucchero alle cellule affinché venga bruciato immediatamente. La moringa rappresenta dunque un alleato prezioso soprattutto se i dolci costituiscono il tuo punto debole ma anche se nella tua dieta sono troppo presenti succhi di frutta, biscotti e snack ad alto contenuto di carboidrati.
Le foglie di moringa possono essere acquistate in erboristeria e utilizzate per la preparazione di un tè dall’effetto depurativo. La moringa ha proprietà antinfiammatorie e lo zucchero è tra i cibi più infiammanti che esistano. Per preparare questo tè bastano due cucchiaini di foglie, corrispondenti a circa un grammo, da lasciare in infusione con acqua calda, ma non bollente. Dopo un’attesa di cinque minuti è possibile filtrare e bere, meglio se senza alcuna dolcificazione.
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I semi della moringa si consumano crudi o bolliti e hanno un sapore simile ai ceci: iperproteici e ricchi di acido oleico - in proporzioni simili all’olio d’oliva - sono un’eccellente fonte di grassi buoni, utili anch’essi per tenere sotto controllo l’eccesso di zuccheri nel sangue.