In estate la mancanza di liquidi e fibre irrita l’intestino, la peristalsi si blocca e l’organismo si riempie di scorie: scopri come evitarlo
Quando l’intestino funziona male fa perdere al corpo molti liquidi e sali minerali, che ad agosto vengono già abbondantemente dispersi attraverso la sudorazione determinata dall’afa e, magari, da un aumento dell’attività fisica. La dispersione di liquidi, spesso preceduta da episodi di dissenteria, disidrata l’intestino e favorisce la stipsi e il ristagno di scarti metabolici, ma non solo: un corpo disidratato perde energia perché il sangue diventa denso e vischioso, e i reni non riescono a diluire le scorie e a espellerle attraverso l’urina; di conseguenza, aumentano infiammazioni, stanchezza cronica e cali immunitari.
Ci vuole molta acqua
Oltre a bere di più (almeno 1,5 litri di acqua al giorno, preferibilmente fuori pasto), i liquidi vanno reintegrati attraverso le bevande a base di frutta e verdura che forniscono sì acqua, ma arricchita con enzimi, vitamine e minerali. Se l’intestino è già infiammato, meglio idratarlo con l’acqua naturale: quella gassata può peggiorare il gonfiore.
Ti aiutano i centrifugati giusti
Melone e uva bianca
Approfita di agosto per fare scorpacciate di melone e uva bianca; quest’ultima contiene vitamine del gruppo B, vitamina PP, vitamina C, vitamina A, potassio, magnesio, ferro, iodio, antiossidanti e procianidine oligomeriche, che tonificano la circolazione ed evitano gonfiori. Il melone è ricco di vitamina A e C e accelera il drenaggio delle tossine intestinali. Se invece preferisci una bevanda idratante dal gusto amarognolo-piccante, affidati a carote e sedano. Il loro succo ti disseta ed è una ricca scorta di potassio e di enzimi digestivi, che purifica il tubo digerente e ti aiuta anche a mangiare di meno. Fai così: per 2 bicchieri di bevanda idratante, centrifuga 200 g di uva bianca di provenienza biologica (possibilmente con i semi) e 200 g di melone maturo. Gustala 2 volte al giorno fredda.
Carote e sedano
Se invece preferisci una bevanda idratante dal gusto amarognolo-piccante, affidati a carote e sedano. Il loro succo ti disseta ed è una ricca scorta di potassio e di enzimi digestivi, che purifica il tubo digerente e ti aiuta anche a mangiare di meno. Fai così: estrai con una centrifuga il succo di 2 carote, un piccolo gambo di sedano verde (con le foglie), un pezzettino di zenzero e una fetta di ananas. È ottimo da servire anche come aperitivo.
Il dessert che rimineralizza
La medicina orientale in caso di disidratazione consiglia di frullare un bicchiere di succo di mirtilli senza zucchero, una banana verde, una mela verde biologica con la buccia, un cucchiaino di miele d’acacia e un cucchiaio raso di farina di carrube (in erboristeria): i frutti del carrubo, un grande albero importato in Sicilia dai Fenici, contengono vitamina E e sostanze astringenti e rimineralizzanti, e sono un buon ricostituente in caso di spossatezza.
Le regole da seguire a tavola
In caso di disidratazione, è impor ante scegliere i cibi che aiutano l’intestino a non disperdere liquidi e che, nel contempo, rigenerano la flora batterica. Per almeno una settimana dovresti mangiare ogni giorno alcuni alimenti astringenti ricchi di tannini e pectine, che frenano la disidratazione. Sono: carote bollite (4-500 g al giorno); riso integrale cotto al vapore; minestre di ortica e cicoria con orzo; macedonie di more e mirtilli con succo di limone.