Fra i vari metodi di cottura dei cibi, quella al vapore vince per distacco, perché non altera i sapori preservando i nutrienti nascosti nei cibi: ecco le regole per farla perfetta.
In fatto di cucina, affidarsi alla tradizione orientale può rivelarsi spesso una mossa vincente. In Occidente, infatti, l’uso dei grassi e le cotture lunghe fanno più male che bene a noi e al nostro cibo perché fanno aumentare l’apporto calorico ed espongono al rischio di contrarre malattie cardiovascolari. Tra i popoli orientali, al contrario, è molto in voga la cottura al vapore in cui l’assenza di contatto diretto tra acqua e cibo e le temperature di cottura relativamente basse permettono di preservare al meglio il sapore e i preziosi nutrienti racchiusi nei cibi.
I vantaggi del vapore non finiscono qui: questa tipologia di cottura permette anche di non eccedere con i condimenti che potranno essere aggiunti in un secondo momento e, soprattutto, a crudo. Da privilegiare olio extravergine d’oliva, spezie ed erbe aromatiche.
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Per la tua cottura al vapore, basta una pentola a pressione con cestello grigliato in acciaio o, in alternativa, una vaporiera in bambù, che può essere messa anche sopra una pentola normale. Come tutte le tecniche culinarie, anche la cottura al vapore richiede il rispetto di una serie di regole per poterne sfruttare al meglio i vantaggi: eccole.