Stipsi e colite sono tra i problemi intestinali più diffusi, ma spesso non vengono trattati in modo corretto: se anche tu ne soffri scopri con noi cosa fare!
La stipsi o stitichezza può essere considerata nella maggior parte dei casi come un disturbo funzionale di cui non ci si deve preoccupare e che passa riequilibrando la dieta e facendo un po’ di attività fisica. Va subito detto che una leggera stipsi è normale, visto che la regolarità dell’intestino prevede 2-3 evacuazioni alla settimana. Quando, invece, evacuare richiede uno sforzo eccessivo e si verifica con minor frequenza, allora si parla di stipsi vera e propria.
La sindrome dell'intestino irritabile, chiamata in modo improprio anche colite, è di solito ritenuta conseguenza dello stress e dell'emotività, anche se in realtà studi recenti si è osservato che è legata all'infiammazione delle terminazioni nervose che controllano le funzioni intestinali.
La colite è un problema che deriva invece dallo stato infiammato delle mucose del colon, come nel caso del morbo di Crohn e della colite ulcerosa. Anche la colite risente dello stress e dell'emotività. Per entrambe, il principale sintomo può essere la diarrea, ma spesso questa si alterna a periodi di stipsi.
Le fibre si dividono in solubili e insolubili. Le prime, tipiche di frutta, verdura e di orzo e avena, sono emollienti, rinfrescanti, nutrono la flora intestinale che risana l’intestino e le sue mucose, fanno assorbire meno grassi e zuccheri e contrastano la stipsi e gli stati infiammatori della colite.
Le insolubili, presenti soprattutto nei cereali e derivati integrali, ma anche in frutta e verdure con quantità variabili, possono a volte irritare l’intestino. Sono comunque benefiche in caso di stipsi senza gonfiori, ma non per la colite in fase acuta.
• Stipsi, senza gonfiori intestinali: solubili e insolubili sono le tue fibre. Puoi mangiare 3 porzioni di verdure al giorno ognuna da 200-250g (peso a crudo) e 200-300g di frutta. Puoi scegliere cereali integrali, pane e pasta fatti con farine grezze, ricchi di fibre insolubili.
I legumi (lenticchie, ceci, ma soprattutto fagioli) hanno un elevato potere di fermentazione che li rende sconsigliati in caso di colite e sindrome del colon irritabile, così come in presenza di stipsi con gonfiori addominali. Tuttavia, in alcuni casi basta eliminare la pellicina che li ricopre, passandoli al passaverdure una volta cotti, per evitare problemi, ma la cosa è molto soggettiva. In ogni caso, le lenticchie rosse decorticate, vendute già private della sottile buccia che ricopre i semi, sono le più indicate.
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