L'enuresi notturna infantile è la perdita involontaria delle urine nei bambini con più di 4 anni d'età, in assenza o indipendentemente da lesioni dell'apparato urinario. Prima di quell'età le perdite sono fisiologiche e non devono preoccupare in alcun modo. A volte la pipì a letto compare in bambini che in precedenza non avevano avuto problemi nell'abbandonare il pannolino, e ciò lascia i genitori costernati. In realtà fra le due cose non c'è alcuna attinenza: la pipì a letto dei bambini grandi non rappresenta un ritardo nell'evoluzione ma è l'espressione di un disagio emotivo. Timorosi di manifestare l'ansia, l'insicurezza o la rabbia che provano, i bambini riescono a trattenere queste emozioni durante il giorno; di notte, quando viene meno la capacità di controllo, le "lasciano andare" sotto la forma simbolica della pipì a letto.
Quando un neonato fa la pipì a letto
La nascita di un fratellino, ad esempio, può scatenare nei bambini la paura di essere messi in disparte. Ricominciando a fare la pipì a letto, ricordano ai genitori che loro sono ancora troppo piccoli per essere indipendenti dalle attenzioni di mamma e papà. Come il fratellino o la sorellina neonati, anche loro vogliono tante cure e tanto affetto. Cosa devono fare i genitori? Non preoccuparsi, riderci sopra e rassicurare i piccoli con il loro amore; la pipì a letto scomparirà da sé.
A volte la pipì a letto è una piccola ribellione
In qualche caso, invece, la pipì a letto può essere una manifestazione inconscia di ribellione nei confronti di un'educazione troppo rigida. Chi non ricorda la canzonina di Carletto, che "faceva la pipì a letto per fare un dispetto a mamma e papà?"
La cosa più intelligente che i genitori possono fare è guardare dentro se stessi e chiedersi se sia possibile qualche modifica al proprio stile educativo. Sapendo che le punizioni non servono e ricordando di quando "i Carletti" erano proprio loro...