L’irritazione del sederino colpisce il bebè fin dalle primissime settimane di vita, e si accentua quando il piccolo impara a stare seduto: come intervenire
Il nostro piccolo inizia a lamentarsi e piagnucola ininterrottamente: ecco il segnale che qualcosa non va. La causa spesso può essere condotta al sederino arrossato e magari anche screpolato di cui ci accorgiamo solo al cambio del pannolino. Ma perché questa irritazione è così frequente? E quali sono le possibili soluzioni?
I moderni pannolini fatti in materiale plastico vanno cambiati almeno ogni 2-3 ore perché possono essere la prima causa di arrossamenti. Se poi il bimbo è nel periodo della dentizione, oppure è debilitato dopo una malattia o ha la gastroenterite può più facilmente essere colpito da un’irritazione generale delle mucose e, quindi, anche delle zone intorno al sederino.
Laviamo più spesso il nostro piccolino con gli oli adatti per la detersione oppure con semplice acqua, mentre le salviettine detergenti vanno bene in caso di emergenza, quando ci si trova fuori casa.
Dopo il bagnetto, il bambino deve essere asciugato molto bene per evitare che rimangano aree umide, cause principali di micosi, screpolature e taglietti. Ricordiamo di tamponare la pelle e non sfregarla. Se non passa, potrebbe essere candida. Se il problema non si risolve in qualche giorno o addirittura la condizione peggiora, meglio rivolgersi al pediatra per verificare se si è in presenza di una forma infettiva dovuta al fungo Candida albicans. Nessun timore: con la giusta crema antimicotica passa.
Laviamo il bambino solo con acqua tiepida. Una volta al giorno facciamogli il bagnetto aggiungendo all’acqua un cucchiaio di bicarbonato o amido di riso o, in alternativa, 25 gocce di calendula in tintura madre.
Intingere una garza di cotone in un infuso di elicriso (1 litro di acqua bollita e 4 manciate di elicriso) e fare delle spugnature sulla parte arrossata. Possono rivelarsi utili anche delle toccature con olio di oliva puro.
Applichiamo sulla parte arrossata una dose di crema a base di ossido di zinco e principi attivi lenitivi come per esempio il colostro o la calendula. E alla fine, facciamo un leggero massaggio con un po’ di talco all’argilla.