Quando un neonato piange, di solito è sufficiente una poppata di latte o una carezza per calmarlo. Se però non c'è modo di consolarlo, i neogenitori possono andare in crisi. Spesso si tratta dei dolori localizzati al pancino: le situazioni più comuni sono tre:
Queste tre condizioni devono essere distinte da altre malattie più importanti (ernie, ostruzione intestinale ecc.), che si manifestano anch'esse con dolori addominali, però di intensità maggiore e con altri segnali che indicano la necessità di una valutazione medica approfondita.
Come riconoscere le coliche gassose
Le cause delle coliche gassose: gas, intolleranze e... ansia
Le coliche gassose sono dolori addominali provocati dall'accumulo di gas all'interno del lume intestinale. Sono tipiche del periodo neonatale (cioè dei primi 3 mesi di vita) e tendono poi a scomparire spontaneamente dopo il quarto mese. Non ci sono certezze riguardo alla loro origine. Per alcuni l'accumulo di gas si verifica poiché l'intestino del neonato è immaturo; secondo altri, ci sarebbe una momentanea intolleranza/allergia alle proteine alimentari o al latte vaccino che la madre assume con la dieta. Anche i fattori psicologici potrebbero svolgere un ruolo: spesso, infatti, le coliche gassose si presentano di sera, quando la mamma è stanca, teme che il piccolo non dorma e così gli trasmette la sua ansia. In più il bimbo sente avvicinarsi il momento in cui sarà lasciato solo nel lettino. La medicina più infallibile è mantenere la calma e trasmettere sicurezza, tanto che, i secondogeniti, soffrono meno di coliche gassose.
Che fare durante le coliche gassose
E' importante che i genitori non perdano la calma durante la crisi di pianto provocata dalle coliche gassose. Se si individuano i segnali indicati in precedenza (volto paonazzo, flessione delle cosce ecc.) è molto probabile che si tratti di coliche gassose, che di per sé non sono gravi e regrediscono spontaneamente. Spesso il cambiamento di posizione è sufficiente da solo a lenire il dolore. Una della manovre più utili è prendere il bimbo in braccio e tenerlo a pancia in giù (in pratica con il pancino appoggiato sul proprio avambraccio), mentre con l'altra mano si massaggiano dolcemente la schiena e i fianchi con movimenti circolari lenti e delicati.
I neonati piangono per moltissimi motivi, ed è onesto riconoscere che molti di questi sono... imperscrutabili. È difficile per un genitore non perdere la calma e non diventare ansioso quando non riesce a capire e calmare il suo piccolo: in questo modo però il neonato "assorbe" l'agitazione del genitore, si innesca una sorta di circolo vizioso e per il bambino diventa sempre più complicato smettere il pianto. Si può poi aiutare i piccoli con medicine dolci, che non intossicano e non hanno effetti collaterali, consapevoli che si tratta di rimedi alleviano i sintomi ma non risolvono le coliche gassose, che se ne andranno da sé.
Le tre erbe antigas da somministrare durante la crisi (consultare il pediatria per la posologia) sono: