In presenza di infezioni, i farmaci di sintesi a volte non servono: esistono rimedi naturali molto efficaci che modulano la risposta immunitaria
Secondo una recente indagine, l’Italia è il Paese europeo in cui si vendono più antibiotici, e paradossalmente è anche quello che li conosce meno (per esempio: la maggior parte degli intervistati ritiene che gli antibiotici siano necessari per il raffreddore e spesso li usa senza la prescrizione del medico). La cosa non è di poco conto, perché un uso eccessivo di antibiotici può favorire le allergie, indebolire il sistema immunitario del bambino e potenziare lo sviluppo di ceppi di microrganismi resistenti e quindi più difficili da debellare. Senza dimenticare che in età infantile la maggior parte delle infezioni è dovuta a virus, piuttosto che a batteri. Solo in caso di reale necessità gli antibiotici possono essere preziosi, se usati bene. Per questo è importante rispettare alcune regole fondamentali, altrimenti rischiano di perdere la loro efficacia.
Bambini e antibiotici: le regole base
- Non date mai al bambino antibiotici di vostra iniziativa: il farmaco più adatto lo sceglie il pediatra solo nel caso in cui si sospetti una complicanza batterica.
- Non modificate le dosi: diminuire la dose rischia di rendere il farmaco inefficace e di produrre “antibioticoresistenza”; aumentarla può danneggiare fegato e reni.
- Rispettate i ritmi di somministrazione per tutto il tempo indicato, anche se i sintomi sono scomparsi.
- Se l’antibiotico di sintesi non serve, entrano in gioco gli antibiotici naturali: sono sostanze “verdi” che rinforzano il sistema immunitario e tutelano la salute di tutto l’organismo, agendo in modo mirato sulla causa dell’infezione.
Per naso e gola ci vuole la propoli
La propoli non è un prodotto a base di erbe ma un preparato delle api dotato di un’azione antibatterica naturale. Contiene flavonoidi e vitamina C che la rendono efficace nella stimolazione delle difese immunitarie generali, aumentando la produzione di anticorpi. Per il bambino è indicata la soluzione in gocce (senza alcol). Fino a 7 anni la dose è di 6-10 gocce 3 volte al giorno lontano dai pasti, oltre i 7 anni si somministrano 15-20 gocce. Se si manifestano allergie, meglio usare il ribes nero.
L’echinacea purpurea è utile in caso di raffreddore
Pianta originaria del Nord America, è da sempre utilizzata contro le malattie da raffreddamento e del cavo orale, anche a scopo preventivo, grazie alle sue naturali proprietà immunostimolanti e antisettiche. Oggi è impiegata anche nella cura delle affezioni influenzali. Si può somministrare al bambino al di sopra dei 6 anni una capsula di Echinacea purpurea 2-3 volte alla settimana. Il trattamento non deve durare più di 6 settimane consecutive.
Il carpino e il noce sono efficaci contro otiti e tonsilliti
Il macerato glicerico di Carpinus betulus (carpino bianco) e quello di Juglans regia (noce) sono utili nella prevenzione e nel trattamento dello stafi lococco, dello streptococco e dei germi che si sviluppano a livello delle mucose, in particolare di trachea, naso e bronchi. Per le infiammazioni di naso e faringe, si dà il macerato glicerico di carpino 1 DH, da 10 a 40 gocce (in base al peso) una volta al dì. Si associa il macerato glicerico di Juglans regia 1 DH, contro le infezioni batteriche di gola e orecchie: da 10 a 40 gocce una volta al giorno.
Ribes nero contro mal di gola e influenza
Pianta originaria del Nord America, il Ribes nigrum è da sempre utilizzato contro le malattie da raffreddamento e del cavo orofaringeo. Oggi è impiegato anche in caso di influenza e allergie. Si usa come macerato glicerico:10-40 gocce (in base al peso) diluite in poca acqua naturale, una volta al dì, al mattino, o 2 volte al giorno, se i sintomi persistono.
Si suggerisce di consultare sempre il medico pediatra in caso di malesseri dei piccoli