La bella addormentata: il tempo della maturazione
La natura ha i suoi cicli e suoi ritmi: ogni anno la primavera torna a spazzare il gelo dell'inverno e a scaldare le giornate. Gli antichi conoscevano questa "sapienza" delle stagioni e la rappresentavano con il mito di Persefone: la fanciulla, rapita da Ade, trascorreva metà dell'anno sotto terra, e in quel periodo dell'anno la natura piangeva la sua assenza, restando sterile; ma quando Persefone tornava alla luce portava con sé la grande fioritura della primavera. La dea è l'immagine di una forza che si esprime al momento opportuno. Anche nella maturazione dei bambini ci sono ritmi e tempi che vanno assecondati, mai forzati. Un errore comune è quello di preoccuparsi se i piccoli sembrano svilupparsi con lentezza. In tal senso la fiaba della Bella addormentata può essere utile non solo ai bambini, ma anche ai genitori, per rassicurare entrambi che le apparenti "battute di arresto" nello sviluppo in realtà preparano la fioritura di una nuova persona, più matura.
La bella addormentata: gli stop non sono improduttivi per i bambini
La fiaba è incentrata sulla questione del tempo, a partire dall'inizio: la regina desidera un figlio, ma non riesce ad averlo, finché la nascita della bambina giunge quasi per magia. In altri termini il racconto ci ricorda che i periodi di grande creatività sono talvolta preceduti da momenti di stasi o involuzione. Questo essere "improduttivi" non va scambiato per "malattia", ma deve essere accolto, nell'attesa che il frutto che abbiamo dentro sia pronto per manifestarsi.
Commento alla fiaba
La protagonista, adolescente, cade addormentata per cento anni. La chiusura al mondo è totale: nel castello tutto si ferma; una siepe di rovi lo circonda; chi cerca di sfidarla vi rimane intrappolato e muore. È qui rappresentato l'atteggiamento ostile della fanciulla verso coloro che tentano di conquistarla. Lei non è ancora pronta. In modo significativo il principe alla fine entra nel castello non per merito proprio, ma solo perché i tempi sono maturi: i rovi si sono trasformati in bellissimi fiori, che spontaneamente lo lasciano passare.
Racconta questa fiaba quando...
La fiaba rappresenta le incertezze dei bambini vicini all'adolescenza che devono aprirsi alla vita e alle relazioni, lasciando cadere le difese (i rovi) che altrimenti li inibirebbero. La Bella addormentata è da raccontare anche ai bambini piccoli, di cinque anni o poco più: in loro si sedimenterà la fiducia che, al momento opportuno sapranno concedersi al loro "Principe" (se si tratta di femmine) oppure conquistare la loro "principessa" (se sono maschi), raggiungendo la felicità. In periodi specifici questa fiaba può avere un effetto terapeutico: quando i bambini si sentono oppressi da troppe richieste, devono cambiare asilo, scuola, casa; nei momenti di scontrosità con i compagni; in presenza di difficoltà a istaurare nuove amicizie...