Se tuo figlio si comporta in modo insopportabile “in pubblico” occorre fare due cose: rispettare di più suoi i ritmi e bisogni ma tenere ferme le regole
Con l’arrivo del bambino capita che molti genitori comincino a cambiare radicalmente le loro abitudini riducendo al minimo i momenti di “vita sociale” che condividono con i figli più piccoli. Spesso si limitano agli incontri con gli amici in casa o alle riunioni familiari. Il timore è di non saper gestire situazioni “difficili” come capricci o pianti isterici che procurano sempre sconcerto in mamma e papà, a maggior ragione se scoppiano in luoghi pubblici, sotto gli occhi incuriositi dei passanti.
Immaginate una scena tipica che in genere mette gli adulti in grande imbarazzo: al supermercato il bambino vuole quel pacchetto di patatine che il genitore gli nega. Scatta l’urlo lacerante. Mentre tutti i presenti si voltano a guardare con aria di rimprovero, i genitori vorrebbero sprofondare. Si trattengono dall’usare le maniere forti, ma al tempo stesso non vogliono cedere alle richieste del bambino solo per farlo stare buono. I piccoli percepiscono l’indecisione e “ci marciano”. La stessa scena imbarazzante può accadere al ristorante o in altri ambienti esterni in mezzo a estranei. È sbagliato rinunciare a condividere momenti della giornata con i figli: con pochi accorgimenti, invece, è possibile far sì che questi diventino occasioni per rafforzare i legami familiari. Proviamo a dare più fiducia ai nostri bambini che tendiamo troppo spesso a sottovalutare. In realtà, i nostri figli, se ben guidati, collaborano sempre con i genitori.
I consigli da seguire