Non credete alle fake news: la mascherina salvo rarissimi casi non ha controindicazioni ed è la prima difesa contro la diffusione del virus
L’European centre for Disease Prevention and Control (ECDC), l’ente europeo per la prevenzione delle malattie, lo ha detto chiaramente: le mascherine non sono dannose. Dunque tutte le perplessità, i dubbi e le fake news (come quella, già smentita dalle autorità sanitarie, che in Germania alcuni bambini sarebbero deceduti per un eccessivo accumulo di anidride carbonica dovuta all'uso della mascherina) che vengono oggi diffuse in occasione dell’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, non hanno ragione di essere. Recentemente, anche l'Ordine nazionale dei medici ha confermato che l'uso della mascherina non porta a una minore ossigenazione del sangue e non causa di per sé problemi respiratori. Le condizioni mediche che ne sconsigliano l'uso sono pochissime e si tratta essenzialmente di gravi insufficienze respiratorie in presenza di asma o BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva).
L'Istituto superiore di sanità ha stabilito che le mascherine utilizzabili per la prevenzione del Covid siano di due tipi: le prime sono quelle chirurgiche di tipo ospedaliero e rispondono a norme precise in termini di sicurezza e affidabilità. I chirurghi le indossano per evitare che le loro emissioni possano infettare il campo operatorio. Le seconde sono quelle "di comunità", devono essere composte di materiale multistrato anallergico e ignifugo. Esistono poi le FFP2 e FFP3 che, per la loro resistenza all'aria, devono essere usate soltanto da lavoratori che operano in ambienti in cui si producono polveri sottili, perché, proprio a causa della maggior resistenza all'aria, possono affaticare i polmoni. Non a caso, i lavoratori che le devono usare devono ciclicamente fare delle pause da queste particolari mascherine.
Detto che le mascherine sono necessarie e indispensabili, vediamo come vanno usate correttamente.
Certo, tenere tutto il giorno sul volto un pezzo di stoffa che impedisce la lettura delle labbra e attutisce il suono della voce può essere fastidioso, ma si tratta del presidio medico più utile che oggi abbiamo a disposizione per contenere la diffusione della malattia. Usarla è indispensabile, tanto che il governo ha deciso di introdurne l'obbligo d'uso anche all'aperto proprio perché in questi giorni di ottobre si sta assistendo ad un'accelerazione della pandemia.
In attesa che la scienza riesca a trovare un vaccino efficace, contro il Covid abbiamo poche armi e pertanto la prevenzione della sua diffusione è la sola strada che possiamo percorrere e passa da tre semplici obblighi: igiene, distanziamento, mascherina. Quest'ultima infatti impedisce che le goccioline di saliva che chiunque produce parlando, respirando o, a maggior ragione, tossendo o starnutendo, si diffondano nell'ambiente passando da una persona all'altra e innescando potenzialmente il contagio. La mascherina deve essere utilizzata sempre sui mezzi pubblici, in fila alle poste, a scuola, in ufficio, e in tutti i luoghi affollati. In pratica, si può evitarne l'uso in pochissimi posti: se siamo in macchina da soli (o con i nostri congiunti), se stiamo facendo attività sportiva in solitario o ci troviamo ad esempio in un parco pubblico da soli. Anche in questi ultimi casi, però, è bene avere sempre con sé la mascherina, nel caso il luogo dove siamo dovesse affollarsi.