A volte la paura di un atto sincero genera angoscia e infiniti rimandi: c'è chi rincorre a lungo il momento giusto per manifestare al partner la fine di un rapporto. Senza riuscirci cade in uno stato di agitazione che può dare il via agli attacchi di panico
«Devo dirglielo, adesso lo dico, sì, adesso lo dico...». E invece non riesce a dirlo. Che cosa? Che non lo ama più. È la drammatica situazione di "cronica imminenza" nella quale si trovano diverse persone che, pur avendo capito di non amare più il partner e di volerlo lasciare, rimandano di continuo il momento in cui comunicargli l'amara verità. C'è chi per anni rincorre il "momento giusto", come se l'infelicità dell'altro potesse dipendere dal momento in cui la notizia viene data.
E mentre il partner vive tranquillo la sua vita, ignaro o insensibile alla vibrazione ansiosa del fidanzato o coniuge - elemento che spesso è concausa del disamore - la persona sta sempre peggio e prepara il terreno all'insorgere degli attacchi di panico: ogni incontro col partner richiede infatti una specie di sdoppiamento psichico, in cui una parte recita il solito ruolo e l'altra, nascosta, è lì in attesa di buttar fuori la famigerata frase, come un atleta sulla linea di partenza, con i muscoli sempre pronti a scattare ma inutilmente, perché poi non scatta mai.
Ci si trova cioè in uno stato di attivazione psichica costante che non diventa mai azione liberatoria: tutta l'energia implode dentro e nel tempo crea un'ansia continua, che fa da base agli attacchi di panico. Questi scattano in genere quando il partner, sempre ignaro o percependo qualcosa solo in modo inconscio, vuole fare cose nuove insieme: nuova casa, nuovi investimenti, un figlio, un altro figlio, sposarsi, una vacanza insieme da soli, ritrovi familiari ufficiali... Se poi chi non ama più ha un amante che l'aspetta, pressante e impaziente, l'attacco di panico è davvero a portata di mano.
Per non rischiare gli attacchi di panico occorre riconoscere - in primis a se stessi - che rimandare una decisione in fondo già presa non potrà che aumentare il dolore.
Come uscirne? C'è un solo modo: la sincerità. Non esiste il momento perfetto: se l'altro deve soffrire soffrirà. Comunicargli la tua decisione significa non ingannarlo e dargli la possibilità di rinascere. Paradossalmente, è anche un gesto d'amore.
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