Orgoglio, ostinazioni e convenzioni sociali sono carburanti per il panico; il fiuto naturale è l'alleato più prezioso e ti regala guarigioni inaspettate
Valeria e Riccardo hanno convissuto per tre anni, prima di rendersi conto di essere diventati amici e niente più. Il loro rapporto era basato soprattutto sul bisogno reciproco: entrambi insicuri, malinconici, molto bloccati nelle questioni di sesso, si spalleggiavano e trovavano conforto l’uno nell’altra. Ma questa affinità non è più stata sufficiente per tenerli legati. È stata lei a prendere la decisione di interrompere la relazione, e lui non si è opposto, ma nonostante tutto vivono ancora assieme “per motivi economici”. In fondo il rispetto e la stima reciproca rimangono immutati. Così, lui la esorta a fare la sua vita, le dice di uscire con le amiche, di divertirsi e di non preoccuparsi per lui, che sta bene. Ecco, questa è la versione che i due si sono raccontati finora. Poi ce n’è un’altra...
In realtà, quando Valeria esce, Riccardo l’aspetta sveglio, di notte: è geloso e si rode, ma finge anche con se stesso di guardare la tv. Con lei fa il distaccato, l’amico disinteressato. Un giorno Valeria gli rivela di avere un altro e inizia a tornare tardi la sera. Anche questa è una versione di comodo: in realtà lei ha inventato “l’altro” quasi per ripicca nel vedere lui così tranquillo. Riccardo continua a fare l’indifferente, ma un giorno a un controllo scopre di essere iperteso a livelli pericolosi. E qualche giorno dopo arriva anche il primo attacco di panico. Lei lo assiste in modo materno. Non si toccano, ma è palpabile l’imbarazzo quando si ritrovano vicini. Quando lei decide di cambiare casa, lui si mostra contento e l’aiuta nei preparativi. Arriva il giorno del trasloco, Valeria ha già le valige in mano e si ferma sulla soglia come aspettando qualcosa: un bacio di cortesia? Lui è impacciato, le si fa vicino, non sa se baciarla a destra o a sinistra e alla fi ne.... per errore la bacia sulla bocca. Si guardano stupiti per un istante: poi lui le salta addosso e fanno l’amore in modo appassionato, rotolandosi sul pavimento, stupefatti dalla carica travolgente di un erotismo che non sapevano di trattenere. Il rapporto doveva fare un salto di qualità ma erano troppo controllati per ammetterlo: il distacco è stata la scintilla che ha infiammato il giacimento sotterraneo di passione. Nessuno dei due aveva immaginato di trovare in questi elementi le forze che avrebbero non solo salvato, ma addirittura portato su un nuovo piano il loro amore.
Gli attacchi di panico che colpiscono Riccardo al culmine della sua storia con Valeria ci riportano al significato profondo di questo disturbo tanto potente. James Hillman, nel suo “Saggio su Pan”, afferma che questa divinità nella mitologia greca era il Dio della natura e che questo dio è "tuttora vivo, anche se lo sperimentiamo soltanto attraverso disturbi psicopatologici, poiché gli altri suoi modi di manifestarsi sono andati perduti nella nostra cultura. Secondo Hillman il panico ci sta rivelando che "siamo" natura e che anche in noi si agitano eruzioni vulcaniche e tifoni distruttivi. Questo accade sempre quando reprimiamo i nostri istinti dentro modelli di pensiero e di comportamento che fanno implodere l’energia creativa dentro di noi. Più ci opponiamo alle forze che ci abitano, più quelle forze finiranno per travolgerci nella forma del panico. Meglio correre ai ripari per tempo...