Se i riconoscimenti sul lavoro diminuiscono e abbiamo dedicato tutta la vita alla carriera, si fa strada il rischio depressione: ecco le contromisure
Ambizione e successo: parole ambigue, che suscitano reazioni opposte. Da una parte c’è il mondo del lavoro che le esalta e le richiede. Dall’altra c’è molta psicologia che ne ha fatto quasi dei demoni, “proiezioni esterne di carenze interiori”. Quando persone di successo, abituate ad avere ottimi riscontri e un’immagine di sé positiva ed esaltante, vedono per qualche motivo (circostanze, errori o semplice ciclicità del vivere) venir meno tutto questo, possono averne un contraccolpo forte, ma che per essere devastante deve collocarsi su una situazione psichica ben precisa: quel successo era completamente sganciato dall’anima, dalla vita interiore. Ora che non c’è più, la persona vede il vuoto e il non senso. Così semplici delusioni professionali possono trasformarsi depressioni anche molto gravi. Ecco allora dei consigli per prevenire e per affrontare.
Può essere un efficace propulsore per la nostra vita, ma perché abbia effetti davvero buoni l’ambizione deve permettere agli aspetti creativi dell’anima di esprimersi, non i bisogni compensatori di una personalità insicura. Così, se anche dovesse finire, ci avrà dato così tanto di noi stessi che invece di cadere in crisi avremo voglia di ripartire per un’altra avventura, magari diversissima e tutta da scoprire.
Tutto in natura finisce o si trasforma. Pensare di poter mantenere un successo continuo e immutabile é contro le leggi di Natura, e impedisce il rinnovamento.
Non esibire il tuo successo, vivilo come un evento interiore, privato. Guardalo con un po’ di bonaria ironia. Vivere bene il tempo che ci è dato: questo è un gran successo.
Vivi la tua depressione in modo privato, lontano dai riflettori. Non utilizzarla per mantenere una popolarità a ogni costo. Devono saperlo pochi intimi e basta.
Non è questo il momento di insistere a cercare il successo: un’altra delusione potrebbe essere catastrofica per il tuo umore. Proteggiti smettendo di agire e di fare a te stesso richieste impossibili.
Quando la crisi acuta sarà passata, rifletti sul fatto che a volte il successo rende schiavi, pretende tempo, dedizione e fatica. La sua assenza, benché non voluta, offre la possibilità di avere libertà nuove.