Attraverso delle tecniche immaginative, è possibile contattare "il nostro centro", dove abitano forze che spingono la vita dalla parte giusta, in modo naturale
Una bella domanda da farsi è la seguente: esiste davvero il “cassetto” in cui nascondiamo i sogni? È solo un modo di dire? No, i modi di dire esprimono spesso in maniera poetica verità profonde. Il “cassetto dei sogni” è un bellissimo simbolo dello spazio interiore, la parte più profonda e vitale di ognuno, l’anima, l’istinto che ci fa preferire una direzione a un’altra. Come la pianta ha le radici, che stanno nel buio e non si possono vedere, così ognuno ha uno spazio interiore, insondabile e segreto. È lì, nel buio delle radici, che si forma continuamente il “progetto” misterioso che la vita ha in serbo per noi fin dal concepimento e che ci ha fatto proprio così: con questo naso, queste mani, questo carattere, queste capacità, questo destino...
I sogni “del” cassetto sono quelli che contano
Non conta allora cosa metti nel cassetto, ma cosa nasce spontaneamente da lì. Insomma: i sogni importanti non sono quelli nel cassetto, ma quelli “del” cassetto, cioè della tua anima. Ma attenzione: la caratteristica principale del nostro spazio interiore è di appartenere al buio e al mistero. I sogni che ci fanno felici non sono quelli che conosciamo già, ma quelli che ci sorprendono, che sbocciano dal buio dell’anima. Solo loro esprimono qualcosa di importante che ci riguarda. E sono quelli che si realizzano quasi senza fatica. Per aiutarli occorre mettere da parte le aspettative, i progetti, i ragionamenti e cercare il vuoto, il silenzio, il buio, cioè proprio le caratteristiche naturali del “cassetto”, e dell’anima.
Così fai tramontare i desideri banali
Siediti comodo e ad occhi chiusi, pensa a un sogno nel cassetto che ti piacerebbe veder realizzato nei prossimi quattro o cinque mesi, come ad esempio: frequentare quel corso che rimandi da anni, o un altro cui pensi spesso. Adesso immagina che il sogno si realizzi e visualizza te stesso all’interno di una scena cercando di definire ogni dettaglio. Una volta che le immagini saranno abbastanza chiare, lascia che sfumino lentamente, come se tramontassero. A questo punto, lo scenario all’interno della tua immaginazione sarà di nuovo vuoto: lasciati avvolgere dal buio.
Adesso pensa a un altro sogno nel cassetto; questa volta, però, scegli un sogno che vorresti vedere realizzato in un lasso di tempo più lungo, ad esempio fra quattro o cinque anni, come: “Cambiare casa e trasferirmi dove ho sempre sognato”. Osserva il te stesso che lo ha realizzato all’interno di una scena e poi fai “tramontare” nuovamente le immagini.
Porta nuovamente lo sguardo nel buio. Immagina ora un altro sogno nel cassetto: un sogno che si realizzerà fra dieci anni o ancora di più, quando preferisci, come: diventare il capo nel mio posto di lavoro… Riesci a vederlo? Osservalo bene, poi di nuovo fallo sfumare nella mente.
Il significato dell’esperienza
La tecnica dell’immaginazione guidata è efficace perché risveglia le immagini, che sono il nucleo e il linguaggio profondo dell’anima. Lì si forma l’immagine dei desideri: sono intuizioni pure, senza tempo e portano gioia di vivere subito, adesso. Al contrario se un desiderio è del tutto immerso nel tempo dell’orologio, nei ragionamenti e nelle scadenze, se ti sta proiettando in un tempo che non c’è, ha un’alta probabilità di essere un sogno “non tuo”.