Capita a tutti, almeno una volta nella vita, di sentirsi demotivati e senza nuovi obiettivi: ne esci solo accogliendo il malessere e riaccendendo le tue passioni
Ci scrive Ludovica, una lettrice di Riza Psicosomatica: “Ho 38 anni, sono mamma di tre bimbi e sono sposata da una decina d’anni. Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con mio marito, ma da circa due anni è diventato un inferno. Ci siamo trasferiti, e ero convinta di aver trovato la casa dei miei sogni: una bella villa con giardino e piscina. Purtroppo da quando ho messo piede in questa abitazione è iniziato per me un calvario. Come entro in casa mi assale un forte malessere fisico e mentale… Vedo tutto storto e inizio a sfogarmi con mio marito, litigando come una pazza. Sono preoccupata, dico frasi che nemmeno penso e che mi lasciano perplessa… Ne ho parlato con lui chiedendogli di trasferirci in un’altra casa ma lui si ostina a dire che sono depressa. Non so come potermi migliorare, sento solo che sto mettendo in gioco anche il mio matrimonio…”
Molte volte nella vita capita di sentirsi arrivati, di aver raggiunto tutto, di non avere più nulla da dare, come se la vita non avesse più senso né scopo. Ne è un esempio la storia di Ludovica: la sua vita sembra apparentemente perfetta ed è proprio questo il problema che le crea tanto malessere. Quando percepiamo uno stato d’animo come tristezza, ansia o rabbia, per prima cosa cerchiamo una causa esterna e immediatamente dopo pensiamo a una possibile reazione da poter mettere in atto. Ludovica ormai è "giunta a conclusione", ha già dato un senso alla sua vita (è sposata da dieci anni, è mamma di tre bambini e ha una bella casa) e non trovando più stimoli, si è fatta prendere dall’ansia dando la colpa alla casa, che ben presto si è trasformata in una gabbia. Ma il problema non è certo la bella villa dove risiede, ma il suo modo di affrontare la vita e cambiare casa non la aiuterà a sistemare le cose. Ludovica ha paura di non avere più nulla da dare: dentro di sé in realtà è terrorizzata dall’idea che la vita non abbia più niente in serbo per lei. È inconsciamente convinta di essere arrivata e tutto d’un tratto le si è presentata la peggiore delle domande: “Da qui in poi cosa c’è?”
Questo malessere ha ripercussioni anche sulle certezze che fino a questo momento pensava di avere, come il suo matrimonio. Non si è mai posta domande ma ultimamente, cadendo vittima dell’insicurezza, ha iniziato a mettere in dubbio anche il rapporto con suo marito. Così facendo Ludovica ha affidato il proprio benessere a cause esterne, ma nessun obiettivo al di fuori di noi può davvero riempirci la vita e se ciò avviene, significa che ci siamo fermati e spenti. Ludovica dovrebbe cercare di ripartire da sé stessa e capire quali sono i suoi interessi sopiti, le passioni che ha accantonato: questo è il vero motivo che l’ha spinta a essere così negativa e a provare tanto malessere. Forse è caduta in questo stato di ansia perché si sente troppo lontana da se stessa. Solo riflettendo sul senso profondo del suo malessere potrà ritrovare la vera via di casa...