Pensiamo che sia un sentimento triste e a volte vorremmo cancellarla, ma la nostalgia svolge un ruolo fondamentale per l'anima: scopri quale
Chi non ha mai sofferto di nostalgia, di un luogo, di un momento, di una persona? La nostalgia è una emozione comune a tutti gli uomini, ma cosa vuole dire in effetti? Si tratta di un termine che deriva dal greco “nostos”, ritorno, e “alyos” dolore e significa quindi "dolore del ritorno". Si caratterizza per un forte senso di tristezza e di rimpianto per la lontananza da persone o luoghi cari o per un evento collocato nel passato che si vorrebbe rivivere. Il paradosso è che la nostalgia può anche essere una sensazione triste e contemporaneamente allegra e per questo trova molto spazio nelle composizioni dei poeti o degli scrittori. Curiosamente, entra nel vocabolario europeo solo nel XVII secolo, per opera di uno studente di medicina dell'Università di Basilea il quale, constatando le sofferenze deimercenari svizzeri al servizio del re di Francia, costretti a stare a lungo lontani dai monti e dalle vallate della loro patria, dedicò a questo fenomeno una tesi, pubblicata nel 1688 con il titolo "Dissertazione medica sulla nostalgia".
Psicologicamente, la nostalgia è ambivalente: il percorso della memoria all’indietro, si tratti di giorni o anni è indifferente, scaturisce dalla tristezza o dalla malinconia attuali o magari da una semplice associazione, magari bilanciate dal ricordo di un momento di gioia, soddisfazione o serenità. La nostalgia rappresenta dunque il passato contro il presente? Certamente il fascino del passato deriva anche dal sapere che non è più né vivibile né riproducibile ma anche questo è vero solo in parte: non si potranno possedere le stesse identiche cose di ieri e non si può cercare di riprodurre una situazione già vissuta, pena trasformarla in vuota commedia. Ciò detto, è anche vero che solo attingendo da ciò che si vive “ora” si possono provare le emozioni positive che sono esistite “allora”. Inutile inseguire un amore finito, ma un amore nuovo darà le stesse gioie di allora!
La nostalgia è un sentimento che presenta molti aspetti contradditori e provarla non è certo un male ma può anzi funzionare da stimolo per cercare quello che ci manca ancora per a fornire le giuste motivazioni per superare un ostacolo o un momento di depressione. Attenzione, la nostalgia è come un buon vino: un bicchiere o due soddisfano il gusto ma abusarne significa stare male. Se un luogo, una persona o una situazione ci appaiono tanto belli da meritare un rimpianto insanabile è il caso di farsi alcune domande:
Bisogna cercare di essere onesti e provare a ricostruire cosa rimpiangiamo davvero del passato: quella persona di cui ho nostalgia era veramente così bella o buona e i giorni passati insieme erano davvero così soddisfacenti? Se mi completava come ricordo e rimpiango, perché non è qui ora accanto a me? Se in questo momento non riesco ad essere sereno, cosa ho dimenticato di me stesso e cosa ho trascurato? Se si ha troppa nostalgia vuole anche dire che un aspetto di noi stessi non ha ricevuto abbastanza attenzione, forse perché non l’ho ritenuto abbastanza interessante? Come si vede la nostalgia è un richiamo e un sollecito, un aspetto di noi stessi è stato colpevolmente dimenticato o trascurato e attende attenzione e rispetto.
In generale si tende ad avere un ritratto di noi stessi lusinghiero ma magari è il caso di togliersi qualche lustrino. Se non siamo come avremmo voluto essere è inutile farsi processi o dare la colpa a qualcuno o qualcosa: siamo proprio come avremmo dovuto essere. Vano e anche abbastanza ridicolo è prendersela con un castagno perché non produce arance…
Così la nostalgia è un’emozione dolce se presa nel giusto modo: guardare con affetto a qualcosa o qualcuno che hanno provocato o hanno accompagnato momenti belli ma irripetibili nella stessa forma.
La nostalgia è un bene se ci spinge a guardarci dentro: potremo trovare idee o diversi punti di vista che ci aiuteranno “adesso”, oppure potremmo modificare alcuni nostri punti di vista ormi datati. Se invece la nostalgia ci imprigiona nel passato il risultato sarà psicologicamente pericoloso poiché saremo impossibilitati a vivere nel presente come nel futuro, ricavando solo dolore sia da ciò che è ormai trascorso, sia da quello che non riusciamo a vivere ora.