Tutto ciò che devi sapere sui disturbi del sonno: dalle cause anche psicologiche ai sintomi, fino ai rimedi più efficaci per migliorare la qualità del riposo
I disturbi del sonno sono problemi legati alla qualità, al tempo e alla quantità del sonno, che causano disfunzioni diurne e stress significativi. Rappresentano un disagio sempre più diffuso, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo. Questi disturbi possono influenzare negativamente la qualità della vita, causando stanchezza, irritabilità e problemi di concentrazione. La qualità del sonno è, infatti, fondamentale per la salute mentale e fisica, e i disturbi del sonno possono avere un impatto significativo sul benessere generale.
Possono dipendere da diverse cause, tra cui fattori psicologici, fisici, ambientali e comportamentali. Questi disturbi possono manifestarsi come difficoltà ad addormentarsi e a mantenere il sonno, oppure svegliarsi troppo presto o sperimentare sonnolenza eccessiva durante il giorno.
Indice dell'articolo
Il sonno è un bisogno biologico fondamentale che influisce su vari aspetti della salute.
Il sonno è molto più di un semplice riposo fisico: rappresenta un processo di rigenerazione e di integrazione sia per il corpo che per la mente. Dal punto di vista simbolico, il sonno può essere visto come un viaggio nel mondo interiore, un momento in cui si sospende la coscienza diurna per immergersi nell’inconscio, dove entrare in contatto con le dimensioni più profonde del proprio essere. Durante il sonno, il corpo ripara i tessuti, bilancia gli ormoni e consolida le energie, mentre la mente entra in uno stato di incoscienza e contempla le immagini prodotte dall’interno.
In una prospettiva psicosomatica, il sonno svolge per il sistema nervoso, per il corpo e per la psiche una funzione di riarmonizzazione. Attraverso il sonno il sistema nervoso si depura, riducendo gli effetti dello stress accumulato e favorendo una profonda rigenerazione psicofisica.
Dal punto di vista psicoanalitico, il sonno, e in particolare il sogno, diventa una porta d’accesso privilegiata all’inconscio. Secondo Freud, i sogni sono la “via regia” per accedere all’inconscio e incontrare i conflitti latenti che si verificano all’interno della psiche di ogni individuo. Jung, invece, vedeva il sonno come una fase in cui l’inconscio collettivo si manifesta, consentendo l’emersione di archetipi e simboli universali che possono favorire e orientare il processo di individuazione e di crescita personale.
Il sonno, dunque, non è solo una funzione biologica, ma un vero e proprio strumento di rigenerazione e di trasformazione per la psiche e il corpo.
Il sonno, pur essendo un processo naturale e spontaneo assolutamente necessario per la salute, non è sempre lineare. Può infatti venire compromesso da disturbi che, nell’epoca delle luci elettriche e dei ritmi frenetici, stanno diventando sempre più frequenti. Vediamo quali sono quelli più comuni.
L'insonnia è il più comune tra i disturbi del sonno e si caratterizza per la difficoltà ad addormentarsi o a mantenere il sonno. Le persone affette da insonnia spesso si svegliano presto e non riescono a riaddormentarsi, o si svegliano frequentemente durante la notte. L'insonnia può essere acuta (a breve termine) o cronica (a lunga durata). Le cause più comuni sono stress, ansia, depressione, eccesso di pensieri o cattive abitudini legate al sonno.
Psicologicamente l'insonnia rappresenta un'incapacità del corpo e della mente di trovare un equilibrio rigenerativo. Le tensioni emotive e lo stress si traducono in un'attivazione costante del sistema nervoso, impedendo il rilassamento necessario per il sonno.
Alla radice dell’insonnia c’è una difficoltà nel lasciarsi andare, nell’abbandonare il mondo diurno e le sue funzioni per scivolare nella dimensione della notte. In questo senso, l'insonnia diventa il segnale che vi è una contrapposizione in atto tra il bisogno di riposo e la persistenza dei processi razionali.
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L'apnea ostruttiva del sonno è una condizione in cui la respirazione si interrompe ripetutamente durante il sonno a causa del collasso o dell'ostruzione delle vie aeree superiori. Questo disturbo porta a risvegli frequenti durante la notte e sonnolenza diurna eccessiva. Fra le cause più diffuse ci sono l’obesità o la conformazione anatomica delle vie aeree.
La narcolessia è un disturbo neurologico che causa sonnolenza diurna eccessiva e attacchi di sonno improvvisi. Le persone con narcolessia possono anche sperimentare cataplessia, una perdita improvvisa del tono muscolare che può essere scatenata da emozioni intense. Le cause sembrano essere di origine genetica e neurologica. Dal punto di vista psicologico, la narcolessia può essere interpretata come una fuga simbolica dalla realtà cosciente. Gli improvvisi attacchi di sonno potrebbero rappresentare una difesa psichica contro situazioni o emozioni difficili da gestire a livello conscio.
La sindrome delle gambe senza riposo è caratterizzata da un bisogno irresistibile di muovere le gambe, spesso accompagnato da sensazioni sgradevoli. Questi sintomi si manifestano principalmente a riposo o durante la notte, interferendo con il sonno.
Questo disturbo si verifica quando una persona agisce fisicamente i propri sogni, spesso in modo violento o pericoloso, durante la fase REM del sonno. Può includere movimenti bruschi, urla o cadute dal letto.
Durante la fase REM, quando l'attività onirica è più intensa, la barriera tra il conscio e l'inconscio si assottiglia, permettendo l'emersione di impulsi profondi. Il corpo, attraverso i movimenti che compie durante il sonno, diventerebbe quindi il veicolo per esprimere ciò che la mente non riesce a processare o accettare a livello simbolico. Questo disturbo rappresenta dunque un'interessante finestra sulla dinamica tra il mondo onirico e la necessità di dare voce a contenuti psicologici latenti.
Le parasonnie sono comportamenti anomali che si verificano durante il sonno, come sonnambulismo, terrori notturni e parlare nel sonno. Questi episodi possono essere disturbanti e, a volte, pericolosi. Fra le cause principali troviamo stress e deprivazione del sonno.
Il bruxismo è un disturbo del sonno caratterizzato dal digrignamento o serramento involontario dei denti, che spesso avviene durante la notte. Questo comportamento può portare a diversi problemi, come usura dentale, dolori alla mascella, mal di testa e disturbi temporomandibolari. Il bruxismo può essere causato da stress, ansia, problemi del sistema nervoso o cattiva occlusione dentale. Molte persone non sono consapevoli di soffrire di bruxismo fino a quando non sviluppano sintomi o ricevono una diagnosi dal dentista. Il trattamento può includere uso di bite protettivi, tecniche di rilassamento o interventi odontoiatrici.
Dal punto di vista simbolico, il bruxismo rappresenta spesso un conflitto interiore inespresso. Digrignare i denti, soprattutto durante la notte, può essere visto come l’atto inconscio di "mordere" o "serrare" emozioni che non riescono a trovare espressione consapevole durante il giorno. Il bruxismo simboleggia la difficoltà nel gestire o esprimere la tensione interna, che può essere legata a rabbia repressa, frustrazione o ansie profonde.
Sul piano psicosomatico, la mascella, essendo una delle parti del corpo più forti, rappresenta la capacità di resistere o sopportare il peso delle emozioni. Il serramento e il digrignamento dei denti possono riflettere la tensione accumulata nel tentativo di mantenere il controllo o di evitare il confronto con emozioni difficili. Il bruxismo diventa così una sorta di "valvola di sfogo" attraverso il corpo, ma al prezzo di manifestare disagi fisici, come dolori e usura dentale.
Il sonnambulismo è un disturbo del sonno che si verifica durante la fase di sonno non-REM, generalmente nelle prime ore della notte. È caratterizzato dal fatto che una persona, pur essendo ancora addormentata, compie azioni motorie complesse come alzarsi dal letto, camminare, parlare, o fare altre attività senza esserne consapevole.
Il sonnambulismo è più comune nei bambini rispetto agli adulti, e spesso si risolve spontaneamente con la crescita. Negli adulti, invece, può essere associato a stress, mancanza di sonno, uso di alcol o assunzione di alcuni farmaci. Anche alcune condizioni, come l'apnea del sonno o i disturbi neurologici, possono favorire il sonnambulismo.
Dal punto di vista medico, è considerato una parasonnia, ovvero un disturbo del sonno che causa comportamenti anomali durante il sonno. Sebbene la maggior parte degli episodi di sonnambulismo siano innocui, ci possono essere rischi legati a possibili cadute o incidenti durante l'episodio.
Dal punto di vista simbolico, il sonnambulismo può essere visto come una "fuga" dalla realtà quotidiana, un modo per affrontare le questioni irrisolte senza doverle elaborare a livello conscio.
In una lettura psicosomatica, il corpo diventa il mezzo attraverso cui l'inconscio comunica. Il sonnambulismo potrebbe rappresentare la tensione tra il bisogno di controllo cosciente e l'emergere di contenuti profondi che vengono relegati nel sonno. Il camminare o agire durante il sonno potrebbe simboleggiare l'urgenza di muoversi attraverso problemi o emozioni non risolte, senza che la mente conscia interferisca con questo processo.
Il sonnambulismo potrebbe quindi rappresentare il tentativo dell'Es, la parte più istintiva della psiche, di esprimersi. Il movimento notturno del sonnambulo è come un viaggio nell'ombra, nel territorio del desiderio, della paura o della frustrazione, luoghi che non si esplorano coscientemente durante il giorno.
Il sonnambulismo, quindi, è un'espressione potente di come l'inconscio possa agire attraverso il corpo per manifestare conflitti nascosti o non riconosciuti. Trattarlo non significa solo gestirne i sintomi fisici, ma anche affrontare le questioni emotive e psicologiche profonde che potrebbero essere all'origine del comportamento.
Il pavor notturno, o terrore notturno, è un disturbo del sonno che si verifica principalmente nei bambini, anche se in rari casi può colpire gli adulti. Durante un episodio di pavor notturno, il soggetto si sveglia improvvisamente da un sonno profondo in uno stato di intenso terrore e agitazione, spesso accompagnato da urla, sudorazione, battito cardiaco accelerato e movimenti fisici bruschi.
A differenza degli incubi, il pavor notturno si verifica in una fase del sonno non REM, e il soggetto non ha generalmente ricordo dell'episodio al risveglio.
Dal punto di vista simbolico, il pavor notturno rappresenta l'emersione improvvisa di paure primordiali che non riescono a trovare espressione nella vita diurna. Questi episodi possono essere interpretati come un incontro con l'ombra, il lato oscuro della psiche che contiene emozioni, paure e istinti sconosciuti o conflitti interni. Il terrore vissuto durante un pavor notturno è spesso senza una causa apparente a livello cosciente, ma può essere il simbolo di un disagio psicologico o emotivo che non è ancora stato portato alla consapevolezza.
Il pavor notturno potrebbe anche essere interpretato come una risposta a situazioni di stress o a un ambiente familiare che genera tensione.
Jung, invece, interpreta il pavor come un richiamo dell'inconscio collettivo, un'emergenza di archetipi profondi che richiedono attenzione e integrazione nella vita cosciente.
Il pavor notturno, quindi, rappresenta un messaggio potente che il mondo interno invia attraverso il linguaggio del corpo e delle emozioni più primitive.
I risvegli notturni, ossia il risveglio ripetuto durante il sonno, possono avere diverse cause, fisiologiche e psicologiche. Dal punto di vista simbolico, questi risvegli possono essere interpretati come i segnali che qualcosa di profondo e non risolto cerca di emergere alla coscienza. Potrebbero rappresentare un’interruzione del flusso di energia emotiva o la manifestazione di ansie, preoccupazioni e conflitti che, durante il giorno, vengono repressi o ignorati.
Dal punto di vista psicosomatico, il corpo si sveglia in risposta a uno squilibrio interno. Stress, ansia, eccessivo carico mentale o preoccupazioni irrisolte possono interrompere il ciclo del sonno, facendo sì che la mente si "attivi" durante la notte. Questi risvegli potrebbero riflettere un bisogno inconscio di affrontare una questione o un'emozione che, nella frenesia della vita diurna, viene trascurata.
A livello psicologico i risvegli notturni possono essere letti come il segnale di un conflitto tra il conscio e l'inconscio. Durante la notte, quando i meccanismi di difesa della mente conscia si allentano, l'inconscio può tentare di portare alla luce contenuti profondi e dotati di una potente carica pulsionale ed emotiva. I risvegli notturni possono dunque rappresentare l'incontro con questi aspetti nascosti di sé, una sorta di "allarme" che il nostro inconscio invia per richiamare l'attenzione su temi fondamentali per il percorso esistenziale dell'individuo.
Se i disturbi del sonno sono solo un problema fisiologico, molto spesso è anche vero che dipendono da dinamiche psicologiche. Per questo per affrontarli è necessario, oltre ad avere una corretta igiene del sonno, intraprendere un percorso di metamorfosi. Per dormire bene è fondamentale creare una routine regolare di sonno, evitare l'uso di dispositivi elettronici prima di coricarsi e assicurarsi che la stanza sia buia, silenziosa e fresca, ma naturalmente anche l’alimentazione e l’attività fisica hanno un impatto sul sonno.
Sono inoltre molto utili le tecniche di rilassamento, come anche creare un rituale prima di coricarsi, come accendere una candela o ascoltare musica rilassante, che può favorire il passaggio consapevole dal mondo diurno a quello notturno. Questo atto simbolico segnala alla psiche la necessità di abbandonare il controllo razionale e lasciarsi andare.
Generalmente i disturbi del sonno si presentano in comorbilità con altre condizioni psicologiche, spesso ansia, depressione o attacchi di panico. È allora necessario cogliere il senso profondo del sintomo per comprenderne la natura e far sì che possa svolgere la propria funzione intrinseca. In questo ci viene in aiuto l’uso delle immagini e delle tecniche immaginative, che possono aiutare a connettersi con il proprio corpo e con l’inconscio e a scoprire quali tensioni o emozioni influenzano il sonno.
Le meditazioni guidate possono rappresentare uno strumento efficace per superare alcuni disturbi del sonno, in particolare l’insonnia causata da stress o pensieri intrusivi. Queste tecniche aiutano a calmare la mente, a rilassare il corpo, ad attenuare le tensioni e il tentativo di mantenere il controllo e a lasciarsi andare, favorendo un sonno profondo e rigenerante.