L’aereo è il mezzo meno pericoloso eppure traumatizza molti e può inibire progetti e vacanze desiderate: ma c’è modo di ridimensionare molto i timori
La sola idea di salire su un aereo ti mette i brividi? A ogni minimo sobbalzo in volo pensi che sia la fine? Sei tra quelli che appena tocca terra pensa già al viaggio di rientro? Consolati, sei in buona compagnia: la paura di volare è molto diffusa (secondo alcune statistiche una persona su tre ha qualche timore nei confronti degli aeroplani) può colpire chiunque ed è anche facilmente comprensibile se ci si ferma a chiedersi come faccia quel “coso” così grande a stare su. Eppure dati e statistiche confermano che è assolutamente meno pericoloso che andare in macchina o in treno... Vediamo insieme cosa significa soffrire di aviofobia e cosa si può fare per sconfiggerla o almeno conviverci al meglio.
Al di là delle singole manifestazioni psicofisiche, chiediamoci se a trattenerci a terra è solo la paura di morire, o piuttosto un timore più sottile e profondo legato alla perdita del controllo, al distacco, alla capacità di lasciarsi andare in una situazione diversa dalle abituali, di vedere e cogliere nuove opportunità che possono essere portate da un viaggio di lavoro o di piacere... Da qui può aprirsi la via al superamento della paura.
Soprattutto le prime volte che devi affrontare un viaggio cerca di non farlo da solo: meglio sarebbe con uno o più amici che conoscono la tua paura e la comprendono, senza minimizzarla o acuirla. La compagnia di persone con cui stai bene può farti acquisire più fiducia in te stesso e nella situazione. E con qualche ora di volo alle spalle, ti accorgerai che puoi arrivare a prendere l’aereo con maggiore serenità.
È del tutto controproducente soffocare i sintomi di terrore da volo ricorrendo ad alcol e farmaci (a volte addirittura abusando). Solo apparentemente sono un rimedio efficace perché, se al momento mettono a tacere il disagio, in realtà stordiscono e prolungano il fastidio e la sensazione di malessere ben oltre le ore di volo. E a ogni viaggio il problema si ripropone, in modo sempre peggiore.
Un sorriso forzato, una finta disinvoltura sono la maschera di chi non si sente sicuro quando vola. Nascondendo un’eccessiva sudorazione, tachicardia, senso di inquietudine, ansia e disagio: sintomi di una tensione che può spingere la persona addirittura a rinunciare a partire. Ma è del tutto inutile “guardare” da un’altra parte: riconoscere i disagio è sempre il primo passo.
Puoi farlo prima di metterti in volo. A occhi chiusi, in posizione comoda, respira lentamente e profondamente. Piano piano lascia affiorare le immagini del luogo dove sei diretto, le persone che incontrerai, le cose che farai, che dirai, i colori, i rumori e i suoni... Lasciati guidare solo dalle emozioni e dalle sensazioni che senti legate nel luogo che ti attende… Porta con te tutte le sensazioni piacevoli che hai appena sperimentato e rievocale nel momento del volo: saranno un’ottima compagnia durante tutto il viaggio.
Fatti preparare, in erboristeria o in farmacia, una mistura di Rock Rose, Mimulus, Cherry Plum, Aspen e Red Chestnut. Quattro gocce, in quattro momenti della giornata, dal mattino al momento prima di andare a letto lontano dai pasti, dal dentifricio e dal fumo.