Non programmare ogni giornata, allontanati dalle abitudini, dedicati alle tue passioni in solitudine: ecco le tre regole d'oro per ritrovare l'energia che ti serve
Vi parlo del nuovo numero di Riza AntiAge: come avere più energia. Mi capita spesso di ascoltare donne di 40, 50 o 60 anni lamentarsi di non sentire più la forza di un tempo. Bisogna allontanarsi da questi rimpianti: non è di quell'energia che hai bisogno, ma di riscoprire le tue qualità innate.
Nella maturità, accade di chiudersi in abitudini consolidate che pensiamo ci facciano sentire al sicuro. In realtà rendono solo più fragili. Nel momento in cui affermo che la mia vita è questa, che lo sarà anche domani o dopodomani e non ci sarà quindi spazio per alcuna innovazione, io mi allontano dalla possibilità di ringiovanire. Ma in tutti noi è sempre presente un bambino o una bambina interiore, anche a 80 anni. Che cosa adorano i bambini? Le novità. Man mano che il tempo della nostra vita scorre, bisogna cercare sempre di più le nostre qualità "antiche", quelle presenti fin dall'infanzia, e far loro spazio nella vita di oggi: quelle caratteristiche profonde ci rinnovano in ogni istante.
Nel numero in edicola, affronto il tema della paura del nuovo, e per farlo cito il caso di una donna di 50 anni, intimorita da qualunque novità. Com'è riuscita a superarla? Con due semplici esercizi psicologici: per prima cosa, immaginando, ogni tanto durante la giornata, le cose che amava tantissimo da piccola. Poi fantasticando di compiere viaggi avventurosi, di andare altrove, lei che temeva persino di varcare il pianerottolo di casa. Si è ricordata di se stessa, e del fatto che dentro di noi esistono sempre lati opposti: se uno ha paura di cose banali, un altro, spesso nascosto, è sempre pronto a volare. Con l'immaginazione lo possiamo ricontattare: l’energia che ringiovanisce viene da qui, dalla fantasia, dal desiderio, da ciò che amiamo fare.
Un'altra signora mi racconta: "Ho sempre bisogno di compagnia, specie ora che sono andata in pensione. Così, programmo ogni mia giornata per stare con qualcuno". Questo comportamento in realtà fa invecchiare, perché così facendo la tua vita dipenderà sempre dagli altri. L'eccesso di programmazione rende statici, mentre sono gli imprevisti, persino le crisi e i disagi, a far scendere in campo un'energia che non penseremmo mai di avere. Non solo: la nostra anima non evolve certo stando sempre con qualcuno, ma rifugiandosi in "spazi" di silenzio e di solitudine, principi rigenerativi del cervello, dove dedicarsi anima e corpo a quello che appassiona, qualunque cosa sia, fino a perdere il senso del tempo. Quando accade, poi emergono puntuali altri interessi, desideri inediti, voglia di nuovi incontri: ecco il solo vero elisir della giovinezza. Buona lettura!
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