L'atteggiamento mentale giusto è il vero farmaco contro i dolori dell'anima e metterlo in campo è semplice: in questo libro spiego come riuscirci
Allegato a Riza Psicosomatica di questo mese troverete il libro Cosa fare quando soffri. Quest'opera nasce dall'incontro con una signora, che soffriva di attacchi di ansia fortissimi e vedeva la sua vita crollare. Le ho domandato: "In che senso crolla?". Ecco la sua risposta:
"Mio marito se n'è andato, mio figlio vuole andare a vivere con lui e anche mia figlia. Rimango sola, non ho seguito i consigli di mio padre che mi diceva che lui era un uomo sbagliato e ho passato anni d'inferno. C'era una persona che mi piaceva tantissimo, ma io per salvare il matrimonio l'ho allontanata. Così, mi sveglio alla mattina, piango e poi arriva l'ansia..."
Le ho risposto: "Lei sta soffrendo, è vero, ma questo dolore viene solo alimentato dal pensiero di aver condotto una vita sbagliata, fatta di rapporti che non hanno funzionato." Non è lì che si deve guardare. Poi, le ho detto una cosa che l'ha commossa. "A ciascuno di noi è stato dato un tesoro da custodire...". "Ma io non ho tesori!", ribatte. "Allora immagini di custodire un bambino..." Mentre noi conosciamo bene il mondo esterno e in quel "luogo" cerchiamo le cause del nostro malessere, dimentichiamo che in noi abita un'energia nascosta. Quando stai male, devi custodire te stesso: al di là dei luoghi comuni, al di là dei tuoi pensieri, al di là dei tuoi ragionamenti e delle autocritiche, c'è qualcosa dentro di te che "costruisce" te, soltanto te. E non c'è un altro al mondo come te.
Come custodisco questo mondo segreto che mi abita? La parola giusta è appunto "segreto". Il tuo bambino se ne sta segreto, nascosto, non vuole essere visto. Che cosa lo calpesta? Le tue convinzioni, questo continuo ripetersi di essere sbagliato. Bisogna dirsi: in me c’è un seme che germoglia e io mi dico che non vado bene? Che quel germoglio non va bene? Come potrà fiorire la mia pianta? Per quanto tu stia soffrendo, ricorda che la tua pianta sta germogliando e sta facendo il fiore che sei. Si tratta di aspettarlo.
Più ragioni sul problema, più lo ricrei e lo amplifichi. Più parli del passato più si amplifica. Più guardi il futuro, più si amplifica. Esistono invece esercizi pratici di cui parlo nel libro, che servono a spostare lo sguardo e imparare a custodire questo bambino nascosto. È lui la cura. Noi siamo al mondo per custodirlo e non a caso tutte le religioni e tradizioni della terra parlano di un bambino celeste, che ha saperi immensi. Quel bambino è dentro di noi e immaginarlo è terapeutico. Bastano pochi istanti di immaginazione per guardare diversamente se stessi. La sofferenza non andrà via in un giorno e sarebbe sbagliato se lo facesse, ma giorno dopo giorno, evaporerà. Ciascuno di noi, uomo o donna che sia, è la mamma del suo bambino interiore. In tutti esiste un principio di maternità fatto per custodire il piccolo, quel piccolo misterioso che piange attraverso i disagi perché non trova spazio. Leggendo questo libro, imparerete ad averne cura. Buona lettura!
Il nuovo libro di Raffaele Morelli Cosa fare quando soffri è disponibile in edicola, allegato a Riza Psicosomatica, o sul nostro store online.