Dentro ognuno di noi c’è una guida interiore che sa guidarti verso la tua realizzazione e che contiene le chiavi del benessere e del relax
Vi parlo del nuovo numero di Riza Relax, rivista bimestrale cui sono molto legato. Questo mese mi soffermo sul tema della saggezza interiore: tutti l’abbiamo e si tratta di una saggezza antica come il mondo.
In che cosa consiste? Nel percepire che dentro di noi esiste qualcosa di sconosciuto, nascosto. Gli antichi lo chiamavano il “Sé”. La nostra mente è duale, come sapevano gli antichi veda indiani.
Perché i disagi durano tanto? Perché non facciamo la cosa più importante: comprendere che tutti i disturbi vengono da un altro regno, quello del sé. E svolgono una funzione: far tramontare la persona che credi di essere. Per questo occorre accogliere il disagio: tutti credono di sapere i motivi della loro sofferenza e non è così. “Sto male perché lui mi ha lasciato.” Non è così. Stai male perché il Sé non è contento di te, non hai gli atteggiamenti mentali giusti che gli servono. Così non puoi guarire….
Maria mi scrive: “Mi sono persa in tanti errori.” Al Sé di Maria non interessa questo; vuole solo che non si dimentichi di lui, di un amico misterioso che agisce da sempre per la tua tutela. Non vuole essere visto, il Sé, ma non vuole nemmeno essere perso di vista…
In questo numero di Riza Relax parliamo della funzione immaginativa, della sua centralità nella nostra vita, di come agisce il sé quando non è d’accordo con il modo di essere e comportarsi che hai appreso ma non è armonico con la tua natura profonda.
Il sé detesta le definizioni, soprattutto le auto-definizioni. Vuole che tu ti accorga che esistono delle trame che ti caratterizzano. A cosa non rinunceresti mai? Fatti questa domanda, lontano dai luoghi comuni. Scoprirai le cose più adatte alla tua natura. Dobbiamo essere come le piante, che seguono la loro natura.
Buona lettura!
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