Esistono regole pratiche e semplici esercizi per trasformare le vacanze estive nel viatico del tuo benessere: seguile e ti ricarichi di nuove energie…
Nel nuovo numero di Riza Psicosomatica disponibile in tutte le edicole, parleremo di come ripulire la mente dai pensieri e dalle preoccupazioni. Vorrei rappresentarlo con due parole “qui” e “altrove”. Provate a stare con voi stessi e dirvi “io sono qui” con i miei problemi, con le cose che non mi piacciono, con le situazioni che non sopporto ma, contemporaneamente, sono anche “Altrove”.
Altrove è nessun luogo; un luogo lontano dalle cose di me che conosco. Andarci è semplice: chiudo gli occhi e vedo da una parte la mia vita e dall’altra uno spazio che sta altrove. Si può iniziare a immaginarlo come un luogo buio, chiuso che man mano si apre verso panorami, distese, sorgenti, fiori, incontri, animali, insomma verso altri territori dell’anima. Questo serve a ripulire il cervello.
Noi non ci accorgiamo di un fatto fondamentale: pensare e ripensare sempre agli stessi problemi e alle cose che ci affliggono intossica il cervello e ancor di più ci avveleniamo quando cerchiamo di spiegare ciò che siamo e ciò ci accade, ancora peggio quando proviamo a risolvere i nostri disagi. Il pensiero non è fatto per risolvere questioni emotivi.
Per stare bene non si deve ragionare sui sentimenti, sugli affetti, sulle problematiche, sulle cose che pensiamo non vadano bene, ma bisogna che scenda in campo un altro essere che vive dentro di noi, che chiamiamo “altrove”. Solo lui può ripulire il cervello da queste tossine.
Esci dal pensiero e dal modo di ragionare di tutti gli altri: questa è la sapienza. In terapia domando al paziente se la cosa che sta per dirmi l’ha già detta. Se la risposta è affermativa non voglio saperla perché ripetere e parlare sempre di ciò che non funziona ci fa ammalare.
Ci confondiamo con l’idea che tutti siamo uguali e con gli stessi problemi dimenticandoci quindi che dentro ognuno di noi c’è un altrove, qualcosa di sconosciuto e profondo che può provvedere.
Per ripulire la mente dobbiamo iniziare a dire: “io non sono quello che conosco, dentro di me c’è un sé, un qualcosa che sa dove condurmi”; per farlo c’è bisogno che io mi distragga e mi tolga dalla mente l’idea che mi sono fatto di me, della mia vita e di quello che va o non va.
Apri le porte a questo altrove. Una paziente racconta: “È tutta la vita che lotto contro cose che non piacciono della mia vita... il lavoro non era quello che sognavo, così come il matrimonio…” No. Quello che manca è l’altrove.
Io non sono quello che ragiona sui disagi, ma quello che sta altrove. L’altrove è un’energia che cura. Il sé, il centro di noi stessi che non vediamo vive da un’altra parte; per ripulire il cervello dalle opinioni comuni dobbiamo affidarci al nostro sconosciuto interno al Sé. Smetti di parlare di te e dei tuoi problemi. La terapia è andare altrove.
Buona lettura buona estate!
È il mensile di psicologia che aiuta a occuparsi di sé per vivere bene e migliorare la qualità delle nostre relazioni.