Solo rompendo i blocchi mentali ed entrando in un nuovo stato di coscienza, la nostra guida interiore può trovare le soluzioni spontanee più adatte a noi
Secondo lo psicanalista Carl Gustav Jung esiste una sostanziale differenza tra chi vuol risolvere un problema e chi, invece, lo guarda.
Guardare il sintomo, il disagio, contemplare un problema senza dirsi nulla ci insegna che c’è qualcosa dentro di noi che agisce senza il nostro intervento. Questo qualcosa è il Sé e interviene maggiormente quanto meno ci sforziamo di mettere a posto le cose e quanto più siamo presenti a noi stessi, in quello che facciamo.
Ogni cosa può cambiare, ogni disagio può scomparire così, all’improvviso, senza che noi ce ne accorgiamo.
Il Sé è una presenza sconosciuta che agisce quando noi non disturbiamo la scena, quando smettiamo di dirci come dobbiamo essere, quando sospendiamo le domande: quando diventiamo vuoti.
Il vero lavoro è ripulire la mente da tutte le cose inutili che si sono depositate dentro di noi e avere fiducia al nostro nucleo sconosciuto.