Guardarsi dentro con occhi nuovi permette di superare i disagi e riscoprire quella sorgente interiore che regala gioia e serenità d’animo.
Vi parlo del nuovo numero di Riza Psicosomatica dal titolo: Le 5 piccole cose che cambiano la vita. Tutti pensano che la vita migliori soltanto quando si mettono in atto grandi cambiamenti. “Starò bene quando…”, ci diciamo. “Quando mi allontanerò dal lavoro e ne troverò uno nuovo, quando mi separerò, quando sistemerò il rapporto difficile col partner”. Si tende a credere che il benessere dipenda sempre da qualcosa di esterno, ma in questo modo si dimentica l’aspetto più importante.
Il numero di dicembre di Riza Psicosomatica è dedicato proprio a questo: scoprire che, nel profondo, dentro di noi, esistono capacità naturali pronte a farci stare bene. Per attivarle, però, è necessario smettere di ostinarsi a risolvere i problemi ragionandoci sopra in continuazione. Bisogna cambiare prospettiva e affidarci al mondo delle immagini: per esempio, chiudendo gli occhi e immaginando che in noi esista un fiore che sta preparando il nostro frutto. C’è un’altra tecnica immaginativa, che utilizzo spesso in psicoterapia, chiamata “la sorgente”. È un’idea presente in molte tradizioni antiche secondo cui, al di sotto del pensiero, vive una sorgente luminosa di gioia. Durante certe festività, come quelle presenti in questo periodo dell’anno, si bandisce la tristezza e si cerca dentro di sé un luogo in cui la gioia affiora spontaneamente.
In questo numero abbiamo individuato cinque semplici passi per guardare dentro di noi e permettere a questa gioia profonda di emergere. Non si può farlo con il pensiero, con i ragionamenti, né ripetendosi cosa si dovrebbe fare o come si dovrebbe essere. Non si tratta neanche di convincersi di essere più forti. È necessario, invece, imparare a guardarsi in un modo diverso. Non è uno sguardo che si limita a vedere un singolo oggetto, ma uno sguardo allargato che coglie l’interezza del panorama. Questo sguardo ha un potere terapeutico immenso. Poco alla volta, ci si accorge di essere meno legati alle cause dei problemi. Non si combatte per risolverli, ma si accede a un piano diverso, dove esiste il Sé, il nostro centro interiore, capace di affrontarli senza il bisogno del pensiero.
Buona lettura e tanti auguri!