Nel nuovo numero di Riza Psicosomatica trovi tecniche ed esercizi pratici per affrontare i disagi emotivi come ansia, panico, tristezza e insicurezza in modo semplice, pratico ed efficace.
Tutti noi, quando arriva un disagio emotivo come ansia, panico, insicurezza, facciamo due errori. Il primo è accanirci nel voler collegare ogni nostro dolore a cause esterne: un matrimonio che non funziona, un lavoro che non ci gratifica, problemi con i figli e così via. Il secondo errore è considerare i disagi come l’espressione di un lato sbagliato di noi o un difetto. In questo modo inauguriamo una lotta interiore senza fine.
Proviamo invece a pensare all’ansia o al panico come a una ribellione, cioè come all’unico modo, anche se estremo, che l’anima ha a disposizione per mettersi in comunicazione con noi. Tutti quanti, infatti, siamo catturati dalle opinioni degli altri, vogliamo essere come tutti gli altri, vogliamo avere l’approvazione degli altri. E così, distratti dall’esterno, non ascoltiamo più il mondo interno. E se ci fosse dentro di noi un direttore d’orchestra che ci chiama per dirci: guarda che c’è una musica che è solo tua, ma tu non la stai suonando? Perché attenzione: possiamo cambiare vestito, cambiare casa o cambiare lavoro, ma la nostra personalità è unica, non possiamo cambiarla.
I disagi emotivi, allora, sono legati al fatto che stiamo soffocando un lato di noi che vuole essere ascoltato. Non siamo nati per stare male, ma per esprimere la nostre caratteristiche. Stiamo male proprio perché non lo facciamo, perché non facciamo la pianta che siamo. E così l’anima manda i disagi per dirci che stiamo dimenticando di qualcosa di fondamentale, di imprescindibile, che ci appartiene e non stiamo vivendo. “Cosa ho dimenticato di me?”: questa è la domanda da farsi.
Il numero di marzo di Riza Psicosomatica si occupa proprio di questi temi ed è ricco di esercizi e tecniche che possiamo usare ogni giorno per ricordarci la cosa più importante: non sei solo quello che conosci di te, c’è sempre altro che non hai ancora visto, c’è un’altra identità che vive nel profondo.
E quando un lato di te che non avevi previsto emerge, vuol dire che sei sulla buona strada verso il benessere.