Sul nuovo numero di Riza Psicosomatica parliamo di autostima: difendi la tua unicità, senza paura di perdere chi non ti accetta davvero
Sul nuovo numero di Riza Psicosomatica affrontiamo un tema fondamentale: il rispetto di sé.
Non permettere a nessuno di invadere il tuo spazio. Questa è la base dell’autostima: riconoscere il tuo valore e difendere ciò che ti appartiene.
Spesso, pur di mantenere un rapporto, che sia un’amicizia, una relazione o un legame familiare, scegliamo di assecondare l’altro. Ci adattiamo, cediamo, e pian piano ci sembra che la possibilità di dire “No, su questo non sono d’accordo” svanisca. E così inizia il tormento interiore. Dovrei parlare? E se lo faccio, cosa succede? E se dicessi quello che penso davvero, metterei a rischio la relazione?
Il rispetto per sé stessi richiede un’indagine interiore profonda. Occorre chiedersi: quali sono le mie vere caratteristiche? Cosa mi fa sentire a mio agio? Cosa mi piace davvero?
Spesso ci blocca un pensiero ricorrente: “Se esprimo ciò che sento, tutto potrebbe rompersi”. E così entriamo in un bivio doloroso: scegliere tra il farci rispettare e il rischio di perdere una relazione. Ma il vero pericolo è l’autocondanna a subire soprusi e manipolazioni.
Pensaci bene: chiederesti mai a un tulipano di diventare un ciclamino per piacere a qualcuno?
No, perché ogni fiore ha la sua unicità, proprio come te.
Nessuna relazione può mettere in discussione la tua essenza. Chi sei, ciò che ti fa sentire a casa, la tua spontaneità: nulla di tutto questo deve essere sacrificato per il timore di perdere qualcuno.
La vera domanda è: puoi davvero piacere a qualcuno se devi sottometterti? Forse sì, ma solo alla parte dominatrice e manipolatoria dell’altro. E questo non è amore, né rispetto.
Non siamo al mondo per farci manipolare.
Di questo parliamo sul nuovo numero di Riza Psicosomatica.
Buona lettura!