Capire cosa ti serve per stare bene ed essere in grado di ottenerlo è determinante anche per la linea: tu ci riesci?
Sei una persona calata nel presente, semplice e concreta. Ti prendi cura dei te senza sentirti in colpa, ti bastano piccole attenzioni e un po’ di ascolto per sentirti soddisfatto. Non è difficile sapere cosa ti occorre per stare bene, te lo dice l’istinto: un’ora di sonno in più, una boccata di aria fresca, due chiacchiere, un po’ di musica o di solitudine, un cibo che non mangi da tempo: questi bisogni, soddisfatti senza censure, ti fanno sentire appagata e sazia. L'istinto che ti guida nella vita ti suggerisce anche che cosa è meglio mangiare e tu lo segui facendo a meno di diete e schemi alimentari rigidi e penalizzanti. E quando si affaccia la tentazione che ti spinge a trasgredire o a eccedere, anziché assecondarla, ti chiedi cosa c’è che non va. Cosa dire? Continua così!
Sei una persona "divisa in due", sensuale, sensibile, istintiva da una parte, insicura, timorosa di sbagliare, bisognosa di conferme dall’altra. Spesso sei tentennante e in conflitto perenne con te stessa. Non si può certo dire che tu non abbia chiaro cosa desideri, il problema è che queste necessità contrastano con altre che ritieni più importanti, come il bisogno di accettazione, di ammirazione, di sicurezza. Così dai poco spazio al desiderio di indipendenza, di piacere, di esplorazione e, in più, i falsi bisogni ti tengono in pugno e succhiano le tue energie. Il tuo corpo ti suggerisce cosa e quanto ti servirebbe per stare bene e anche per restare in forma, ma la frustrazione che provi e il conseguente bisogno di ottenere un piacere immediato deviano l’istinto verso cibi che
soddisfano insieme il desiderio di godere e quello di punirti. Cosa fare? Qualche volta, metti prima il piacere, poi il dovere. Lascia un’ora al giorno per fare ciò che ti va e inserisci nella tua dieta dimagrante anche i cibi che più gradisci. Non sono loro a farti ingrassare, ma la rinuncia ai bisogni veri!
Avverti un forte senso del dovere e dell’immagine sociale. Il faro che illumina la tua via è soprattutto il buonsenso comune: così, dai un grande peso ai valori tradizionali, che non metti mai in discussione. Scambi per tuoi bisogni che invece non lo sono e non attribuisci valore o legittimità ad altre spinte che avverti, ma che ti sembrano futili o fuorvianti. Peccato perché i bisogni che “non sono da te” ti aiuterebbero a trovare la strada. Non è la fame a guidarti a tavola ma un bisogno non riconosciuto di gratificazione e libertà che, scacciato dalla porta dal giudice severo che hai dentro, rientra dalla finestra e assume la forma di alimenti calorici. E più sei severa con te stessa, più accumuli chili. Cosa fare? Accogli i desideri insoliti che senti, anche se credi non siano "da te". Premiati più spesso, persino quando sbagli. E stai lontano dalle diete troppo rigide e frustranti, altrimenti otterrai l'effetto contrario.